April 2, 2021

Categoria: Amore e dintorni

Tempo di lettura: 3 min.

Potete pronunciarlo a voce alta, sì. Non è un incantesimo contro le arti oscure (che, care le mie babbane, non funzionerebbe senza una bacchetta di Olivander), ma la versione maccheronica della hit del signor Cocker, You can leave your hat on, punta di diamante della colonna sonora delle 9 settimane e ½ di quei due zozzi di Mickey e Kim. Bene, ora che nel vostro cervello stanno danzando immagini di sottovesti e tende veneziane, posso passare alla letterina della settimana.

Cara Giulia, sento che la passione nel mio rapporto sta andando un po’ alla deriva. Non ci sono più stimoli esterni, nessuna occasione per fare qualcosa di diverso e stiamo vivendo come se fossimo pensionati, anzi, morti! Non mi stufo di non poter andare in giro, mi stufo di non essere guardata e desiderata, sto sbagliando?

Cara amica, mi lasci senza parole, e ti assicuro che non è un’impresa facile. Marito ci prova dal 2010 e nulla, giusto un balbettio sconnesso quando ha venduto il mio maggiolone di nascosto, ma poi la favella l’ho ritrovata e lui ha perso delle ossa, e avanti tutta con la comunicazione verbale. Mi lasci senza parole perché mi ricordi che bisognerebbe investire in quello che abbiamo dentro casa, invece di dannarci per quello che non abbiamo fuori, e dico investire nel senso di prestare attenzione e curare, e anche nel senso che lo sapevo che il ricordo del maggiolone mi avrebbe destabilizzato. Sai, era di un raro colore blu viola… scusa. Dicevamo, meriti senza indugio il voto di 5 su 5 cupidini e lode.

Allora. Parliamoci onestamente. Sai bene che esiste un’unica soluzione a questo tipo di problema, ed è il giocattolino nuovo che accende il desiderio e ci fa venire una gran voglia di darci all’attività ludico-motoria. Qualcuno lo definisce “fantasia”, altri, come me, “grazie al c…”. Che cosa dobbiamo fare? Ci vestiamo un giorno da Catwoman, un altro da infermiera, un altro da Lolita fino a che si scordano le nostre facce e possiamo rivestirci da noi stesse, o portiamo a casa una ragazza dichiarando: “Ma tu pensa cosa puoi prendere da asporto!”. Su, siamo serie. Non so tu, ma a volte sono talmente stanca da pandemia, DaD, lavoro in presenza, in assenza e manutenzione domestica, che la mia idea di serata erotica consiste nel trangugiare pizza senza posate guardando un thriller su Netflix, figuriamoci recuperare abiti in pelle. Ancora una volta, quindi, complimenti per la voglia di essere e avere quello che ti spetta, pandemia o meno.

A pochi giorni dalla Pasquetta, che pesa più del Natale in termini di privazione sociale, (conosco persone che hanno fatto un altare ai piedi del bagaglio a mano misura Ryan Air, con tanto di ceri accesi), mi chiedo come possa essere possibile che una come te non sia vista e desiderata dal maschio che le sta accanto. Forte e fiera. Quasi anacronistica. Io ti sto visualizzando come una Capitan Marvel padana, una bionda scintillante che fluttua seguita da bagliori a firma gamma, forse il tuo Lui ti vede come un monolite alla Kubrick, vai tu a sapere. I dati oggettivi sono che tu sei una donna poco incline a turbarsi per il periodo storico (firma gamma/monolite) e non hai le dovute attenzioni dal tuo Lui, quindi forse dovresti provare a demonolizzarti. No, non sbagli. A stufarti di non essere guardata e desiderata, intendo, ma sai, se Maometto non va alla montagna… vacci tu. Lo stimolo, offriglielo tu. E non mi riferisco al vestito in pelle o alla veneziana vecchio stile, ma all’umana comprensione di quello che sta attraversando. Che molti di noi attraversano, a dirla tutta.

Tocca a te, insomma. Abbi pazienza. Vai a prenderti quello che desideri, non credo che tu debba fare molta strada e che nemmeno ti manchino le forze. Permetti un consiglio? Procurati una solida base enogastronomica, che accende ogni tipo di appetito, e punta sempre l’orlo del bicchiere col suo vino preferito, a costo di perderlo per strada. Dimenticati “accidentalmente” la televisione accesa su qualcosa di divertente, invece che ricorrere alla playlist musicale della perfetta serata romantica: la musica ti connette alle vibrazioni delle serate all’aperto e al brusio della folla in festa, la televisione al morbido divano di una casa dolce casa. Sia mai che quello ti parte per la tangente di un ricordo vacanziero e lo recuperi in lacrime a fine serata… anche un percorso di candele profumate non delude mai, a meno che voi non abbiate molte tende che svolazzano incontrollate… ma, ehi, la vogliamo accendere o no, questa benedetta passione?? Fammi sapere!

Giulia

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