February 6, 2023

Categoria: Recensioni

Tempo di lettura: 2 min.

Avevo rincorso questo film l’anno scorso quando era uscito al cinema, ma non ero riuscita a vederlo. In un sabato inaspettatamente silenzioso, con il grande alle prese con le feste dei diciottesimi (una a settimana, pare) e la piccola dalla nonna, mio marito mi dice: “Scegli un film!”. Non sentivo questa frase da un’eternità: ormai sono mesi che non guardo cose scelte da me alla tv, ma sul piccolo schermo del mio pc portatile, sdraiata in camera da letto. Sabato, quindi, seduta in poltrona con il telecomando in mano, faccio partire finalmente Siccità.

Il film è stato girato a Roma durante il lockdown, quando l’atmosfera nelle città era spettrale. L’aiuto del digitale ha reso la scenografia anche desertica, con il Tevere completamente prosciugato a causa di una siccità che nella finzione cinematografica dura da tre anni.  In questa situazione tragica, si muovono i personaggi di questo film. Non esiste un protagonista, tanto che il film è stato definito corale: c’è il detenuto interpretato da Silvio Orlando che, evaso per caso da Rebibbia, cerca la propria famiglia; c’è una dottoressa interpretata da Claudia Pandolfi che si rende conto che oltre alla siccità c’è in corso una pandemia prodotta dal morso di alcune blatte che stanno invadendo la città, causando febbri e sonnolenze improvvise; c’è un avvocato, interpretato da Vinicio Marchioni (fatemelo dire, sempre bellissimo) che è sposato con la dottoressa, c’è un’infermiera incinta all’ottavo mese che continua a lavorare in una situazione allucinante ed è sposata con un bodyguard; c’è poi Valerio Mastrandrea che interpreta un tassista, che accompagna strani personaggi sul suo taxi, mentre cerca di mantenersi sveglio per tutto il film; c’è una cassiera che chatta per tutto il film con una certa “Fabiana yoga” con la quale si deve vedere per coronare il loro sogno d’amore, ma un tragico incidente le impedisce di recarsi sul luogo dell’appuntamento; c’è suo marito, che è un ex attore depresso che cerca di rimanere in voga improvvisandosi influencer; c’è l’esperto di cambiamenti climatici che la tv trasforma in un cinico qualunquista e c’è una splendida Monica Bellucci che interpreta una diva del cinema; c’è poi Max Tortora che interpreta un ex commerciante in bancarotta, che cerca il modo di parlare in tv delle sue sventure finanziarie; e infine c’è una famiglia di proprietari di hotel di lusso, che se ne frega della situazione continuando ad alimentare le proprie piscine, in barba alla situazione che si sta verificando al di fuori delle mura del loro hotel.

Sullo sfondo della tragedia che colpisce tutti, ognuno cerca di sopravvivere pensando solo al proprio tornaconto. Un film che parla di noi, del cambiamento climatico, dell’#andràtuttobene che diventa #romacelafarà nel film, un inno all’imperfezione bellissima e tragica del genere umano. D. Lombardi.

Cindy

Condividi l'articolo con i tuoi amici

Exclusive Content

Be Part Of Our Exclusive Community