May 28, 2023

Tempo di lettura: 2 min.

Sono molto di fretta stamattina: è il 28 maggio e devo andare in piazza Loggia. Ne ho parlato tante volte su questo blog: per i bresciani questa è una data che ha creato una ferita profonda proprio nel cuore del centro di Brescia. A causa di un crescendo di azioni compiute da fascisti, appartenenti alle formazioni dell’estrema destra, i sindacati proclamarono una giornata di sciopero per il 28 maggio del 1974. A Brescia quella mattina pioveva forte. Ma la gente era molto motivata nel voler proclamare ancora una volta il proprio antifascismo e si recò copiosa in piazza della Loggia. Molti gli insegnanti, che evidentemente più di tutti sentivano la necessità di esserci. Pioveva, dicevo. E così molte persone si sono assiepate sotto i portici della piazza.

Castrezzati, segretario della CISL, comincia a parlare (la registrazione è online e tutte le volte mi mette i brividi). Sta dicendo come sia immorale che un partito che è difficile definire antifascista e quindi costituzionale possa sedere in parlamento (ma non sentite qualcosa che vi smuove dentro per l’attualità di queste parole?). Sono le 10:12, Castrezzati sta dicendo: e anche a Milano… BOOOOOOOOM! Dal palco Castrezzati è sconvolto, ma cerca di coordinare la piazza ed è tutto registrato. 8 morti e più di 200 feriti. Da quel momento partono una serie di depistaggi che hanno portato solo nel 2016 alla sentenza della Corte di Cassazione che aveva confermato l’ergastolo per il neofascista Maggi e Tramonto, ex collaboratore dei servizi segreti. Ovviamente in 42 anni di processi, lo Stato si è sempre costituito parte civile. Cosa significa costituirsi parte civile? Possono costituirsi parte civile le persone fisiche e giuridiche e anche gli enti senza personalità giuridica. In ogni caso, possono farlo coloro che hanno subito un danno, a causa di un reato: lo Stato si è sempre costituito parte civile nei processi sulla strage di Piazza della Loggia, per il danno profondo che ha subito contro i suoi cittadini e le loro famiglie, in primis, ma contro la sua natura profondamente antifascista, contro le sue istituzioni messe in pericolo.

L’ultima inchiesta dei magistrati di Brescia, infatti, ha due nuovi indagati, Marco Toffaloni e Roberto Zorzi, militanti neonazisti di Ordine nuovo di Verona, accusati di aver portato in piazza l’ordigno dell’attentato. Le loro udienze preliminari si sono tenute a Brescia lo scorso 23 marzo (Zorzi) e aprile per Toffaloni. Il primo nel ‘74 aveva vent’anni, il secondo invece ne aveva 17 e per questo sarà processato dal Tribunale dei minori. L’obiettivo è quello di dimostrare anche l’accertamento di eventuali deviazioni di apparati dello Stato. Per la prima volta nella storia di tutti i processi di Piazza della Loggia, lo Stato NON si costituirà parte civile. A questo punto dovreste provare il disgusto che provo io stamattina. Lo Stato non riconosce di essere stato danneggiato da quella strage? Perché? Quando scoppiò la bomba io non ero ancora nata. Ma mio papà c’era, gli mancavano circa duecento metri per raggiungere la piazza quando sentì quel boato e pensò ad un fortissimo tuono.

Questo fa la nostra mente, cerca di normalizzare quello che accade attorno a noi. E questo sta facendo il governo: normalizzare il fascismo, cambiare la storia attraverso narrazioni inventate, cercare sinonimi alla parola razzista, negare ciò che il fascismo fece durante, ma soprattutto dopo la sua creazione. Ma noi saremo sempre antifascisti.

Cindy

Condividi l'articolo con i tuoi amici

Exclusive Content

Be Part Of Our Exclusive Community