June 18, 2023

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I

funerali di Stato vennero regolamentati da una legge del 1987. Tale legge prevedeva che i funerali del Presidente della Repubblica, del Presidente del Senato, del Presidente della Camera dei deputati, del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Presidente della Corte costituzionale, sia che il decesso avvenga durante la permanenza in carica, sia che avvenga dopo la cessazione della stessa, fossero a carico dello Stato. Ovvero i funerali di Silvio Berlusconi li abbiamo pagati noi con le nostre tasse e io come lavoratrice dipendente dallo Stato, li ho pagati prima di tutti giacché il mio stipendio arriva già tassato.

Quindi i funerali di uno che è stato condannato per frode allo Stato, appropriazione indebita ai danni dello Stato (cioè per non aver pagato delle tasse e aver truffato lo Stato!) sono stati pagati da chi paga le tasse. Mi limito a questa condanna perché è l’unica definitiva dei 32 processi ai quali è stato sottoposto Silvio Berlusconi: chiariamo, dagli altri non ne è uscito assolto, semplicemente ha fatto scadere i termini con il giochino del non presentarsi, dell’immunità parlamentare, della proscrizione o dell’indulto. Ma parliamo di reati quali lo sfruttamento della prostituzione minorile, per il quale un parlamento nel quale sedeva pure l’attuale presidente del consiglio votò che sì, Rubi era la nipote di Mubarak. Poi ci sono tutte le questioni relative a come abbia fatto la sua fortuna e ai suoi rapporti con la mafia: roba da non decretargli neanche le esequie in pubblico, giusto una cerimonia privata per la vergogna.

Sorvolo sul degrado culturale che le sue televisioni hanno contribuito a creare e che hanno portato il clima giusto per fare uscire i topi dalle fogne, riportando i fascisti al potere. Non me ne frega nulla di parlare di Berlusconi e di tutto il ciarpame che ruota intorno alla sua figura. Ma permettetemelo di dire, perché i miei soldi devono essere usati per i funerali di un delinquente? E allora, almeno lasciatemelo gridare da qui, NOT IN MY NAME.

Cindy

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