November 13, 2020

Categoria: Amore e dintorni

Tempo di lettura: 2 min.

Non ne facciamo mistero, su. La letterina di oggi me la sono scritta io… confesso! Ma avevo davvero una domanda da porre a una posta del cuore, capite?? Che faccio, scrivo la letterina alla concorrenza?! Alla posta del cuore di Aurora Ramazzotti?? A DonnaModerna?? Uh, colgo l’occasione per salutare tutta la redazione di DM e anche Aurora, riprenditi presto, e tanti saluti a mamma. Tornando a noi… dovete sapere che la festa di Halloween con coprifuoco di questo anno mefistofelico mi sta lasciando postumi inspiegabilmente pesanti. Non che ci siano molte spiegazioni per questo 2020, a dirla tutta, ma io vago nel tunnel delle serie horror fingendo di non vedere il cartello “exit”, drogandomi di stimoli vietati ai minori di 14 anni (eh? Horror. Non erotici. Ci tengo a precisare) e nebbie novembrine agli irti colli, dedicando le mie albe alla serie Scream su Netflix, unico momento della giornata in cui posso gustarmi omicidi e gocciole al cioccolato in pace.

Capirete quindi come sono infastidita dalle interferenze natalizie che la nuova programmazione di Netflix lancia da almeno due settimane… eh, Netflix? Sai che siamo a novembre? Voglio dire, il Natale sarebbe la mia festa preferita, ma non posso festeggiarla un mese e mezzo prima, mi si sballa la tabella di marcia, o mi sono persa un nuovo DPCM che ci ordina di festeggiare un mese prima causa Covid?? Chiedo, eh. Non si sa mai. Insomma, questa programmazione sballata mi porta a pensare che, forse forse, memori di un’impennata dei divorzi nel primo lockdown, le cui uscite filmiche erano settate sulle frequenze primaverili, stavolta il Netflix prova a bloccare una seconda impennata di divorzi ricordando a tutti che:

– sta arrivando il Natale
– se tagli il pandoro a Natale da solo sei sfigato
– a Natale scende la neve e fa freddo e la temperatura corporea umana supera quella di qualsiasi coperta di lana
– Natale con i tuoi e Natale con i tuoi
Jingle bells jingle all the way

Riusciranno i nostri eroi a salvarsi grazie a Netflix?! I nostri eroi sono coppie di nuova e vecchia data, costrette a stare sotto lo stesso tetto per almeno 24 ore al giorno, impossibilitati a uscire per vedere amici o amanti, appesantiti dalle lezioni online dei figli e dalla produzione non stop di crostate casarecce, praticamente, the new “in salute in malattia, nella gioia e nel dolore…”. Ve lo diremo alla prossima puntata. Per ora leggetevi la mia letterina, che ciancio da mezz’ora e non mi sono espressa sulla parte migliore del ragionamento:

Cara Giulia,
ma se in quarantena si ingrassa perché si ha sempre il frigo a portata di mano, perché non aumentano le nascite dato che si ha sempre il partner a portata di mano?!

Beh. Mi darei 6 su 5 cupidini. Brillante domanda posta con sottile ironia e senso della comparazione su letto di modestia. La mia amica ostetrica mi racconta di quelle che lei e le sue colleghe chiamano “figli della quarantena”, ma basta spulciare qualche fonte giornalistica per sapere che, purtroppo, non ci sono incrementi delle nascite post-lockdown, ma, al contrario, conseguenze negative per le donne che si sono viste negare o rimandare determinati controlli in quarantena. E si parla continuamente di quante coppie sono scoppiate a causa della vicinanza forzata. Boom. Saltata la pentola a pressione. La causa principale? Tensioni latenti. Ah. C’erano le magagne, eh? Nascondi sotto il tappeto oggi, nascondi sotto il tappeto domani, avevamo il promontorio in salotto. Non voglio assolutamente fare la bacchettona o la sostenitrice della Mulino Bianco’s Family, ma pensavo che avere il proprio compagno/a in giro per casa fosse una manna dal cielo. Va bene, va bene, facciamo una brezza leggera. Cosa non va nello stare insieme? Lo chiedo semplicemente per consigliare a quelli di Netflix di licenziare tutto il reparto sceneggiatura e assumere persone che possano scrivere film pertinenti al periodo storico. Spazio per la famiglia? Il Covid ci dimostra che dobbiamo tenerci stretti? QUI LE PENTOLE SALTANO! SAL-TA-NO!

Voglio credere che per ogni coppia che salta, ce ne sono almeno tre che hanno capito che il loro matrimonio o unione o ………….. (fate voi che va bene tutto) fosse qualcosa da custodire, come la salute, e che alla fine si vive bene anche se si mette nel ripostiglio la propria indipendenza per un pochino. Tipo cambio degli armadi. Metto via indipendenza, uscite pubbliche, gite turistiche, e mi indosso la famiglia. E’ davvero passata di moda? E allora ben venga che la rimettiamo sul mercato, in modo che qualcuno interessato al vintage se la prenda. Non so se mi sono spiegata. Credo sia arrivato il momento di uscire dal tunnel di Halloween per verificare che il Natale in anticipo stia dando i suoi buoni frutti (canditi).

Giulia

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