August 30, 2021

Categoria: Amore e dintorni

Tempo di lettura: 2 min.

50 sfumature eravamo e 50 sfumature ritorneremo. No, no, non serve che facciate il segno della croce, giusto una manciata di secondi di pesante gravido silenzio. Al massimo un moto di tristezza, essendo questo l’ultimo appuntamento con le recensioni del cuore e i relativi spunti riciclabili per noi umani extra diegetici. Cosa ci aspetta dalla settimana prossima? Beh… ecco, io… no, certo che lo so, ma vorrei mantenere il segreto (non vi guardo negli occhi perché sto mentendo preferisco guardarmi le unghie, ho appena fatto la manicure). Eccoci giunti alla chiusura di quel cerchio nato dall’analisi delle 50 sfumature di Christian Grigio, nel punto in cui si trova il film di cui parleremo a breve e, che, esattamente come noi, inizia a disegnare il suo cerchio narrativo con l’analisi del libro di 50 sfumature, per finirlo laddove…

Prima di fornirvi questa informazione (che si chiama spoiler e non si dovrebbe fare), vi rivelo il titolo della commedia romantica dai protagonisti gravemente affetti dall’Oscar alle migliori interpretazioni: Book club, tutto può succedere. Il sottotitolo l’ha rubato Diane Keaton, una delle 4 protagoniste femminili, a uno dei suoi vecchi film, che si chiama, appunto, Tutto può succedere. Volevo farvi notare quanto ne so.

TRAMA STITICA MA MOLTO CHIARA

Quattro amiche di una certa età, che si colloca morbidamente tra i 68 e gli 83 (Jane, ne dimostri comunque 60), si riuniscono per disquisire amabilmente di libri e vita, amori e vini. Per comodità, il loro si chiama “Book club”, che “Wine Life Love Book Bla Bla Club” ingrippa la dentiera. Insomma, un bel giorno Jane Fonda decide di parlare del famigerato (leggi zozzo) 50 sfumature, riflettendo sulla concreta possibilità di cavarci qualche spunto utile per rianimare la loro vita amorosa, in coma senile dalle guerre puniche. Praticamente si mettono a fare quello che facciamo noi! Vi farei notare a questo punto che non ho copiato io, ma lor… andiamo avanti. Ognuna di loro proviene da un retaggio familiare diverso, per cui… un attimo, faccio l’appello. La sposata? Presente. La vedova? Eccola. La divorziata? Bene. Jane? Tu ovviamente fai la single incallita. Ci sono tutte. E, nonostante le differenze caratteriali e sentimentali, le loro vite inizieranno a tendere verso un punto comune: il sesso. Beh. Io non mi smuovo da qui. A voi la scelta di recuperarlo e gustarvi le sublimi interpretazioni di un cast che definirei per rispetto “poco instagrammabile”, ma infinitamente umano, bidimensionalmente vero e tutto da riflettere. Certo, si ride anche molto. Jane, io nemmeno a 45 anni avrò le tue divine sembianze da 83enne, cazzo.

FINE TRAMA STITICA MA MOLTO CHIARA

“Se alla nostra età si dovesse ancora fare sesso, Dio non ci avrebbe ridotto così”, dice la saggia giudice interpretata da Candice Bergen, al cospetto della statuaria Jane, la promotrice della lettura lussuriosa. Quest’ultima ovviamente ribatte con un: “parla per te”. Posso cominciare dicendo subito che sono anziane con le palle?? Forti, indipendenti, divertenti, unite. Molto diverse, inevitabilmente un cincinino “stereotipate” per aumentarne l’effetto campione statistico. Si completano a vicenda dal punto di vista narrativo e rappresentano democraticamente le condizioni sentimentali delle donne “stagionate” dal punto di vista demografico. La donna sposata crede che la propria vita sessuale sia incastrata in un passato remoto difficile da recuperare, la vedova (ovviamente Diane Keaton) manco sa se lo ha fatto, il sesso, fuori dalle parentesi riproduttive. Addirittura le figlie vorrebbero che si trasferisse da loro, ritenendola pericolosa per la sua stessa salute. La giudice divorziata mangia gelato e crede di essere morta dall’ombelico in giù. E Jane, beh, lei di cosette ne ha fatte. Una su tutte, scegliere la carriera e legami molto blandi con chiunque appartenesse alla categoria maschile.

Insomma, leggendo le pratiche amorose del signor Grey, iniziano a pensare a come si possa cambiare la vita iscrivendosi a App di incontri e aprendosi a flirt con sconosciuti (Diane) o ex fidanzati molto ben conservati (Jane), invece di arrendersi alle gite per pensionati organizzate dalla Coop. Inversione di marcia, allacciare le cinture. Ora, non so se potete immaginarsi vostra nonna o vostra zia, che, rimasta sola per qualche ragione, si mette un tubino aderente e flirta duro con uno suo ex, risputato dagli anni ‘70, ma, beh, potrebbe accadere. E ri-beh, a me piacerebbe. Anzi, la obbligherei a scrivere alla mia posta del cuore e andarci giù pesante coi dettagli. Di fatto, e ci piace per questo, il film solleva un quesito quasi morale: chi l’ha detto che la sfera sessuale abbia una data di scadenza? Non è uno yoghurt.

Ci dedichiamo per un istante alla donna sposata? Che assiste alla lenta discesa del marito negli inferi del bricolage? Qui c’è del neo-realismo rosselliniano. E allora lei, tri-beh, comincia a giocare sporco. In guerra e in amore tutto è concesso.

Ma veniamo a noi e alle manciate di sani spunti riciclabili che possiamo ricavare, a dispetto della nostra giovinezza. Ricordateveli tra vent’anni. So che lo farete.

Spunto riciclabile #1: iscrivetevi a un bel club del libro. Ahaaa, che sollazzo, tenete il cervello attivo e invece di farvi la beauty routine, voi vi fate la brain routine. Che vi frega, tanto per la fazza ci sono i filtri, per il cervello no. Leggete, aprite la mente, gli orizzonti, i confini, chicchierate e divertitevi con persone di cui vi fidate. Poi, se ce n’è una di cui vi fidate di più… che è pure single… quadri-beh, vi lascio soli.

Spunto riciclabile #2: uscite dalla vostra comfort zone, porca miseria. Credete che la sciatica sia un buon motivo per smettere di fare ginnastica da camera?! Con tutti i ritrovati della scienza, poi, ma chi ci ferma più!? Dai. Smettiamo di accontentarci e AGIAMO, nel senso più letterale del termine. Non dico che fare sesso a casaccio aiuti a risolvere una situazione stagnante, ma nemmeno cianciare e ricianciare degli stessi problemi lo fa. A volte bisogna prendere le cose di petto. Sempre letteralmente. Quindi vi saluto con l’augurio di una serata piena di sesso selvaggio. Fatemi sapere. E giù pesante coi dettagli, eh.

Giulia

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