September 18, 2020

Categoria: Amore e dintorni

Tempo di lettura: 2 min.

No no no no, non mi lamento. La seconda lettera planata alla GrrrRedazione della mia posta del cuore mi sottopone il delicato problema del ritorno degli ex, ma sono pronta e carica. Donne. Ragazze. Preparatevi a scoprire quant’è profonda la tana degli ex, e senza nemmeno il bisogno di ingurgitare pillole…

Cara Giulia, ho un problema molto serio. Domani mi ritroverò a lavorare, dopo tanto tempo, con un ragazzo con cui ho avuto una storia e che mi ha fatto soffrire moltissimo quando ci siamo lasciati. Credo di provare ancora dei sentimenti per lui e mi chiedo… come devo comportarmi?? Come resto immune a questo ragazzo?

Mmmm. Adesso, non vorrei fare quella sentimentalmente stitica e men che meno dire che i tuoi sentimenti non siano puri, ma mi par di capire che sei perfettamente consapevole di essere succube dell’effetto ex: della trappola subdola e mefistofelica che ti spinge a provare sentimenti per qualcuno che non hai o che non puoi avere, seguendo il distorto iter mnemonico per cui “si stava meglio quando si stava peggio”, soprattutto se adesso non sei fidanzata. Lo sai, vero? Altrimenti non mi avresti chiesto come “restare immune”, ma piuttosto “consigli per riconquistarlo?”. Ora ti do una bella spinta e cadiamo nella tana degli ex, ma non avere paura, ci sono io. Vedi che continuiamo a cadere? L’aria si fa pure fresca, hai notato? Ma non ci fermiamo, perché non c’è nulla di concreto su cui atterrare: lui fa parte del tuo passato, era nella tua vita quando tu interpretavi una versione vecchia di te stessa, quindi, essendo che il tempo non si riavvolge e non ci saranno flashback a farti rivivere i dolci momenti passati insieme, devi andare oltre. Cosa devi fare domani? L’unica cosa possibile: non ti curar di lui, ma guarda e passa. Vai oltre e stai bene attenta a non voltarti indietro, che magari sbatti contro un palo.

Non essere maleducata, non rasentare l’ultrasuono quando risponderai che “bene bene beneeee sto beeeeneeee AHAHAHAHAH mai stata meeegliooooo”, e lavora con la pace di un monaco buddista. Ragioniamoci un momento come se fossimo due computer (o due i-phone, come preferisci. O due robot. O due armature di Tony Stark). Inserisci dati e elimini a priori le emozioni: quell’uomo ti ha fatto stare male. Quindi, se non vuoi stare male una seconda volta, segui la stessa direzione, ma nel verso contrario, dove dovrebbe collocarsi il tuo benessere (shsss. Stiamo facendo il gioco “siamo dei computer”. Poi torniamo essere umani). Guarda che è esattamente come se volessi riprendere a mani nude la teglia bollente che ti ha ustionate le dita mentre provavi a cucinare le lasagna al pesto. Cos’è? Ti schifano le impronte digitali? L’unica cosa bella di sbattere contro i muri è che impari a capire che, tra i tessuti umani e il mattone, vince sempre il mattone.

Ti prego tieniti le tue emozioni contrastanti per te e non pretendere di riaprire un capitolo della tua vita aprendo il tuo cuore e vomitandogli addosso quello che provi. ANCHE. NO. Sarebbe tornare indietro, prendere la teglia mani nude o schiantarti contro il muro! Stattene zitta e ricordati che le tue parole sono importanti. I tuoi sentimenti sono importanti. Se proprio vuoi aprire il tuo cuore, fallo con qualcuno che vive ORA il presente insieme a te. Ci sentiamo sempre tutti in diritto di dover dire. Ma cosa?? Ma a chi?! Alcune nemmeno fanno mente locale, aprono la bocca e danno fiato alle trombe: ma chi l’ha detto che esprimersi sulla qualunque a chiunque sia una cosa sensata, scusate?! Taci, lavora e stai pronta a cogliere i guizzi futuri, che non tarderanno ad arrivare, vedrai.

E ricorda: se ti sembra più bello e più sexy di quando l’hai incontrato l’ultima volta, SAPPI CHE E’ UN EFFETTO OTTICO. Probabilmente si è fatto crescere la barba, se la fanno crescere tutti. Fammi sapere.

Giulia

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