DOV’E’ LA MIA PINZETTA??

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Vedo una grossa grassa risata all’orizzonte puntare verso di noi con intenzioni ostili. Vuole appiccicarcisi addosso, la maleducata, con quella sua bocca sguaiata che fa ahahah! Vuole che ridiamo delle categorie di maschi di cui parliamo, invece che restare concentrate e lavorare alla vivisezione (SOLO in senso metaforico e antropologico, chiuso ufficialmente il televoto ricorso alla violenza) delle loro caratteristiche. Quindi noi, integerrime, ci infiliamo camice e guanti e adagiamo sul nostro lettino da anatomopatologhe metaforiche una nuova categoria di uomo, stando attente a non fargli picchiare la tes… ops. Troppo tardi.

Potete vedere davanti ai vostri occhi il fu uomo narciso, meglio conosciuto ai giorni nostri come… L’UOMO TRONISTA.

Bene. Bisturi. Mmm. Non vorrei ricorrere a una semplificazione in stile sussidiario di prima media, ma l’uomo tronista si fa le sopracciglia. Non ce n’è uno che decida di tenersi quelle che ha, robe da metti. Ma ce ne sarà pur uno nato con un’arcata sopracciliare perfetta, no?! NO. Devo arrendermi. Non esistono unicorni e uomini tronista con sopracciglia perfette. Pinzetta o ceretta, via al pelo che straborda dalla linea a gabbiano e via al rozzo pelo superfluo ovunque esso sia, che, si sa, con la ceretta è un attimo che dai una mano e quella si prende tutto il braccio. Si irrobustiscono in palestra, corrono, bevono centrifugati, mangiano fette di toast con avocado, si vestono come la Ferragni (a proposito, ciao Chiara! Scusa se non ti ho salutato negli ultimi articoli, una dimenticanza imperdonabile. Stai tranquilla che quando passo alle tipologie di donne… tu sarai la prima!).

Dicevamo, devono essere molto belli, ma anche molto sani, molto ecosostenibili, molto riciclabili, molto cool e molto molto. Forse a causa di un passato oscuro? Del tipo che sono stati trasformati in bestie da una strega che voleva dare loro una lezione, ma si sono molto confusi sulla morale, per cui hanno giurato che avrebbero curato in modo ossessivo compulsivo il loro aspetto invece di capire che la bellezza NON equivale all’apparenza? Queste morali… sono sempre così difficili da cogliere…

Insomma, potrete facilmente capire che con tal tipo di uomo non serve la violenza, basta sporcargli il borsello di Louis Vuitton per vederlo piangere tutte le sue lacrime. Ma devo ammettere che, a differenza degli altri tipi di maschio, l’uomo tronista sa come farvi stare bene. LA PRIMA SETTIMANA. Inizialmente provate una sensazione del tutto simile a un trattamento termale, capite cosa intendo? Quando la sovrabbondanza di tisane detox e fanghi infilati per ogni orifizio vi sembrano ancora il miglior modo per raggiungere la miglior versione di voi stesse. Poi cominciate a capire che vorreste essere anche la peggior versione, la versione mediocre, la versione con le mestruazioni, la versione che se fa un’altra foto con filtro per Instagram commette un omicidio, ma soprattutto la versione che manifesta una grave intolleranza alla versione tronista. E lui che vi dice? Che dovete manifestare quella migliore/sana/cool/fashion/termale/glitterata o niente. Addio, non vi volete bene, non gli volete bene, non volete bene a nessuno, perché si sa che chi non sa amare sè stesso non può amare gli altri (ha fatto di nuovo confusione con le morali e i significati).

Insomma, se lo incontrate, non ridete. Ma soprattutto usate la vostra versione 100metrista per correre dalla parte opposta, perché, anche se potrebbe sembrarvi meraviglioso vivere con un modello di Dolce&Gabbana e sareste disposte a fare degli enormi sacrifici per stargli accanto (i famosi “sacrifici per amore”), sappiate che si innamora e disinnamora con la rapidità con cui una porta girevole impiega a fare una rotazione completa. Non c’è bisogno di conoscere il diametro della suddetta porta per capire che la risposta è: MOLTO PRESTO. Oggi andate di moda voi, domani… chi può dirlo…

Ideali comunque per:

a. tenersi aggiornate sui nuovi metodi di epilazione e depilazione

b. vincere lo scettro di reginetti del ballo

c. liberare la mente da ogni pensiero di senso compiuto

Giulia