November 27, 2020

Categoria: Amore e dintorni

Tempo di lettura: 2 min.

Anzi, scusate, liceale, care le mie Whatson, che la frase con elementare appartiene a Sherly e io non sono una che copia. Cosa sarebbe liceale, quest’oggi? Non troppo elementare eppur chiaro a chi inizia a impratichirsi di problemi di cuore, dopo aver passato tre anni di medie a capire che quelli che ti maltrattano sono quelli a cui piaci? Ovviamente la risoluzione al delicato caso del “ragazzo scomparso” dopo tre appuntamenti dai radar dell’autrice di questa letterina:

Ciao Giulia, io mi rifiuto di credere che il ragazzo con cui sono uscita 3 volte sia sparito a causa della quarantena. Ma dai, tutte le persone che conosco trovano il modo di vedersi e lui sparisce? Che dica le cose come stanno: al terzo appuntamento siamo diventati troppo intimi!!!

LICEALE WHATSON!! Apertura anticipata di gambe = uccel di bosco. Caso chiuso. Oh, e io che pensavo di setacciar vie buie alla ricerca di orme infedeli… qui si va a finire nel tipico, e ringrazio la cara ragazza di oggi per averci ricordato che gli uomini, pandemia o non pandemia, son tendenti alla fuga (con la U, state attente) al cospetto di un impegno, e noi tendenti a immaginarci rapimenti alieni pur di giustificare le loro sparizioni. “L’ha preso un UFO. Che dispiacere… vai tu a sapere quali esperimenti gli stanno facendo quei bruti alieni”. Meh.

Eppur mi secca porre fine al mio primo lavoro come detective in 5 righe, soprattutto dopo aver fatto ammenda poche letterine fa proprio in merito all’utilizzo della “scusa”: se prima ogni caso veniva risolto con un dolorosamente consapevole “la verità è che non gli piaci abbastanza”, adesso le cose si complicano. E’ positivo? Al tampone dico, non caratterialmente. Ha un parente in quarantena? Sta bene, ma si fa prendere dal panico pandemico? Son cose da valutare. Nemmeno ho dato il voto alla letterina. Facciamo 4 su 5 AgataChristini?

Ascolta, io riapro il caso. Dovrei prima interrogare tutti i tuoi amici, tutti i suoi amici, verificare due o tre cosette, sai, il movente me l’hai dato tu, ma io sono una scrupolosa. Tutto sembrerebbe ruotare intorno a questo terzo intimo appuntamento… verifichiamo la tempistica, ti secca? Perché se il terzo appuntamento, che chiameremo per semplificare le cose “la spaccata”, è avvenuto prima del DPCM del 25 ottobre, che chiameremo per semplificare le cose “la colonscopia”, insomma, se cronologicamente hai fatto la spaccata prima della colonscopia, beh, te ne sei trovato uno ligio alle regole. Lombardo, sì? Dopo il nuovo decreto del 5 novembre e l’avvento della tavolozza dei rossi, credo che abbiano smesso di contare le sparizioni maschie… beh, mi sembra una buona notizia, no? Però però… è vero anche che il 2020 non è solo l’anno della pandemia, ma anche quello dell’iPhone 12, non so se mi spiego… se tal maschio si nega fisicamente, ma temporeggia telefonicamente, allora puoi stare tranquilla. Rispetta le regole, magari non si sente congiunto al punto tale da frequentarti, ma ti pensa e si fa sentire.

Devo interrogare anche te. Io son certosina (e non ti dico quanti libri di protagoniste pazze e colpevoli mi ritrovo nella libreria, per dire). Tu come ti sei comportata dopo la spaccata? Qui siamo pregiudizio-free, puoi parlare. Non intendo minimamente paragonarti a nessuna in particolare, soprattutto a una delle suddette protagoniste letterarie, e nemmeno fare della variegata erba femminile tutto un fascio psicotico, ma, ecco, diciamo che, talvolta, un delicato esercizio ginnico come una spaccata potrebbe renderci un filino possessive. Del resto a fare le spaccate ci vuole impegno, passione, fiducia. Quindi sai che ti dico? Che se non ti sei comportata come Annie di Misery non deve morire, hai tutto il diritto di chiedere a lui morbide spiegazioni. Un messaggino soft, che non lo accusi di nulla, che non lo faccia sentire braccato oppure oppresso (che basta il periodo storico), e poi vedi che succede.

Se accampa una scusa degna di un rapimento alieno, avrai modo e tempo di rigargli la macchina. Cara amica, fammi sapere se possiamo chiudere il caso.

Giulia

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