January 1, 2021

Categoria: Amore e dintorni

Tempo di lettura: 2 min.

Ventiventuno! Ventiventuno! Il peso del primissimo articolo di casa Grrr Power annata 2021 pende sulla mia testolina di c… upido, iniettandomi quell’ansia da Pulitzer con cui avevo scritto il primo articolo in assoluto, quello in cui vi parlavo della catarsi del nuovo inizio, dell’incontrollata e futile pulsione a resettare, di quel ticchettio mentale che amplifica il susseguirsi ineluttabile del tempo…

Introduzione seria, fatta.

Ragazze! Porco mondo, sembrava ieri che cianciavamo di letterine e calendari dell’accoppiamento e invece… era un anno fa!

Battutone sul cambio dell’anno, fatto.

Ragazze, ma a noi poi che ce ne frega, eh? Del tempo che passa, dico, che ce ne frega? L’amore non dorme mai, l’anima gemella si attrae senza sosta e si aspetta una vita intera, quindi che sia il 2020 o il 2021 o il 2001, poco ci importa. Ecco, magari stiamo attenti ai decreti, giusto per sapere se l’anima gemella fuori regione la dobbiamo lasciar perdere e fare gli scambiotti con le amiche, tipo che se una tua amica vive vicino alla tua anima gemella e tu alla sua e non vi potete muovere, io una storia all’amore ai tempi del colera ve la sconsiglierei, scambiatevi direttamente le anime gemelle e vedete come va. Peraltro mogli e buoi… insomma. Non perdiamo tempo, che vi debbo dire una cosa importante. Vi secca se mettiamo da parte ancora un momento le letterine e i problemi di cuore? Eh, ho incontrato una ragazza. Non fraintendete, una ragazza che mi ha fatto venire un dubbio: ma questa famosa anima gemella… sarebbe una? E non sto parlando di schizofrenia o clonazione, intendo, ne abbiamo solo una, di anima gemella?? O due? O tre? O… (so per certo che sapete contare, andate avanti voi)…

Vi ricordate quando all’asilo vi dicevano che bisognava condividere i giochi? Eh, a quanto pare si deve condividere pure qualcos’altro. Tipo il fidanzato. O la fidanzata. Benvenuti nel magico (e caotico) mondo del poliamore! Dunque, poliamore significa che io posso amare te e uscire con un altro, che posso uscire con Tizio e amare Caio, ma che, soprattutto, Tizio e Caio devono stare muti quando si unisce Sempronio, e tutti insieme appassionatamente (non tutti insieme biblicamente, ci siamo capite?) si convive rispettando il sentimento altrui, in cui “altrui” sta per la tua fidanzata o fidanzato che a loro volta possono… mmmm, non mi costringete a fare la saputella, eh! Mi costringete? L’avete voluto voi.

Poliamore, dal greco: poly, che vuol dire molti e dal latino: amor, che vuol dire amore, significa ordunque avere relazioni intime contemporaneamente, nel pieno consenso di tutti i partner coinvolti, una vera e propria “non monogamia etica, consensuale e responsabile”.

Con tutte le implicazioni del caso, o senza nessuna implicazione, essendo che molti di noi (me compresa) sono legati a quel modo di pensare monogamo che fa nascere scaramucce, tradimenti, gelosie, isterie, vendette, Beautiful, magistrali divorzi e illogiche ripartizioni monetarie e filiali. E se il poliamore fosse la fine di tutto questo?

Mi dicono essere eccezionale per quelle persone prese dal lavoro e da una vita sociale da montagna russa. Yes. Non hai tempo? Lavori troppo? Ma fattela una pausa, manda il tuo fidanzato dalla sua seconda fidanzata e sollazzati. Scusate, questa frase ironica l’ha scritta la Giulia del 2020, quella chiusa mentalmente. La nuova Giulia dice: posso dire la mia? Scordatevi il poliamore se siete affetti da gelosia, anche quella sana, delle cose vostre. Ma abbracciatela se non vedete l’ora di mettervi alla prova con qualcosa di forte e intenso, da moka arabica in vena, qualcosa che vi mostra diversi orizzonti, diversi modi di vivere e, beh, di amare. Eccola. Sta arrivando la vecchia Giulia. Ma badate bene che il confine tra “amore non convenzionale e libero” e “minchiata di gruppo” (la nuova Giulia ci tiene a specificare che si dice “assembramento disfunzionale”) si oltrepassa facilmente. State attente.

Ma chi meglio di noi (lo sapevo che sarebbe arrivato il malanno dissociativo) potrebbe ricordare che vivere in funzione del gelato non ti rende immune alla fragranza della pizza, che amare la cheese cake non ti impedisce di raggiungere il nirvana con le Pringles alla cipolla, che mangiare i grissini e poi i taralli e poi i cracker e una bruschetta non fa male (meglio comunque concludere con un amaro alle erbe)… io sono decisamente onnivora (o poligustativa?!).

Giulia

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