May 14, 2021

Categoria: Amore e dintorni

Tempo di lettura: 3 min.

E, giustamente, la gatta non si muove e nemmeno va al lardo. Se piove, sta a casa a giocare con i gomitoli di lana. Eppure sente che le manca qualcosa… cambia persino colore di gomitolo, ci prova con la lana biologica, niente da fare. Si lava, si fa le unghie sulle tende… si tiene impegnata, insomma, ma sente che le sue sette vite sono comunque mancanti di un certo nonsoche. Non era il tiragraffi con angolo gioco che aveva visto su Amazon. Cosa manca, allora, a questa gatta? Chiunque si sta immedesimando nella gatta e sostituisce le piattaforme streaming ai gomitoli e la pizza fatta in casa e una lezione di yoga online a toeletta e manicure, non deve spaventarsi. E’ tuuuuuuutto normale. Letterina!

Dopo la fuoriuscita dalla zona rossa e l’idiozia dei locali solo all’aperto, anche il meteo ci sta prendendo per i fondelli. Come incontro qualcuno? Dici che posso darmi ai siti di incontri online?? Mi hanno sempre fatto storcere il naso, ma non vedo altro modo di conoscere qualcuno!

Che introduzione, eh? La gatta che non si muove… la letterina che parla di incontri on line… brividi, eh? Cara anonima, lo puoi dire culo. Ci sta che il meteo prende per il culo. Siamo in un blog parolaccia free, potresti osare anche di più, volendo, ma sento che chiederti di scrivere un’altra letterina solo per inserire delle parolacce, ci farebbe perdere del tempo (ti prego, fallo!!!) e anche il focus sull’argomento della settimana, che sarebbe: se sono impossibilitata a uscire, come faccio entrare qualcuno nella mia vita? Riformulo che c’è della cacofonia. Se non posso incontrare qualcuno al di fuori delle persone che frequento abitualmente, in che modo posso procacciarmi un fidanzato? Cara anonima, ti consiglio di sederti perché oggi la prendo larga.

Hai presente quegli enigmi spaccacervella che ti chiedono di trovare l’assassino della morta ammazzata nella camera chiusa da dentro? Sicuri che era chiusa da dentro? Il detective dice: si, cazzo, ti ho detto che era chiusa da dentro e lei come a fatto ad ammazzarsi con una pistola che ha sparato da almeno tre metri di distanza? C’ha il braccio bionico? No, e non mi venire a chiedere se c’era una finestra, perché no, manco un condotto di ventilazione. Sarà mica morta asfissiata a causa della mancanza di aria? TI HO DETTO DI NO. Lo vedi il foro del proiettile in testa??? Cara anonima, come hai capito, oggi giochiamo sulla metafora e sull’immedesimazione. E anche sulla lunghezza quasi eccessiva e molesta. Ma di fatto l’enigma spaccacervella nel tuo caso lo risolviamo: sei chiusa da dentro, ma ci sono persone che hanno accesso al perimetro, e tu, anche se non puoi uscire di casa, puoi aprire la porta. Toc toc. Chi è? E’ il fattorino di Amazon o quello che ti porta la pizza a casa. Toh, è il vicino di casa che ha finito il sale. Tu hai dato fuori di matto e hai fracassato il lavandino, adesso sta bussando l’idraulico. Hai chiamato pure l’installatore della fibre ottiche? Lascia perdere il postino. E quando vai a fare la spesa (che sei chiusa in una stanza era una metafora, tra l’altro non volevo darti della morta ammazzata, scusa) segui qualcuno che ti ispira fiducia e ricorda che il mondo non ha mai smesso di girare.

Detto questo, non disdegnerei le App di incontri. In un articolo risalente agli albori del blog, avevo espresso un’opinione alquanto dubbiosa al riguardo, ma solo per via dell’argomento di ghost dating che stavamo affrontando e mi chiedevo come fosse possibile rigare l’auto parlare a cuore aperto a chi poteva sparire da un momento all’altro per vie digitali e traverse. Boh, forse sono rimasta ai tempi di C’è posta per te, dove chi vuole negare dettagli rilevanti, li nega. O mette la foto del suo vicino di casa. A quel punto che fai? Nel film se non si palesava il Tom… la Meg affogava in un bicchiere d’acqua, convinto che il suo innamorato avesse 143 verruche in faccia. Ma, ragazza mia, siamo in un mondo che galleggia nel digitale (navighiamo in internet… uh, che brividi), quindi, a ben pensarci, perché privarcene? Non ascoltare quelli cresciuti a pane e thriller tecnocybernetici, ascolta me. Come dico sempre: è più probabile che il malfattore di turno abiti sul tuo pianerottolo piuttosto che dietro lo schermo di un computer (io son cresciuta a pane e thriller generici).

Adesso non ti mettere a spiare il dirimpettaio, dicevo per dire che la beata incoscienza e impotenza di noi mortali ci negano il controllo di almeno il 99% dei fatti della vita. Fastidiosa la cosa, non nego, ma provare fastidio e incaponirsi a sfondare la porta della cabina di comando fa anche perdere tempo, tempo che forse potresti spendere cercando bronzi di Riace online. La scorsa settimana parlavamo dell’anima gemella, oggi del destino o provvidenza (e poi si dice che la posta del cuore non c’ha spessore, eh) per arrivare a dire che provare non costa nulla. Buttati. Sii felice. Vivi. Oh, mia nonna diceva anche di non cercare il freddo per il letto, quindi se un perfetto sconosciuto organizza il primo appuntamento nei pressi di una ferrovia abbandonata intorno alle 3 di notte, punta il vicino sul pianerottolo, occhei??

Fammi sapere!

Giulia

Condividi l'articolo con i tuoi amici

Exclusive Content

Be Part Of Our Exclusive Community