November 20, 2020

Categoria: Amore e dintorni

Tempo di lettura: 2 min.

Non siamo messi proprio benissimo, eh. Vi ricordo che possiamo disporre della Bella Swanson di Twilight, pregna di significato come i centri commerciali di persone durante la quarantena, la Anastasia Steel delle celeberrime 50 sfumature, pregna di significato come una bottiglia di vino dopo una cena dei coscritti, la signorina Louisa Clarke di Io prima (e dopo) di te e… si, beh, abbiamo finito, essendo che non possiamo includere quella potenza bellica di Bridget Jones, nata nel 1995 (solo le trasposizioni cinematografiche sono del nuovo millennio) e nemmeno la baby Tessa Young di After, che ci sballa troppo il target di riferimento.

Nuovo millennio. Ce le vogliamo levare dalle balle le solite eroine cartacee come Liz Bennet, Jane Eyre, Jo March, Anna Karenina, la prezzemolina Giulietta e quella di Cime Tempestose, il cui ruolo cruciale nella storia dell’attributo femminile ancor non afferro a piene mani? Posso dimostrare il mio amore senza schiantarmi ai 100 all’ora contro la tragedia? Senza avvelenarmi? Fingermi sociopatica? Buttarmi sotto un treno?? Risponderemo a queste e ad altre domande dopo la sigla e la letterina di oggi.

Cara Giulia, mi rassegno al fatto di essere single e quarantenata, allora ti chiedo un consiglio letterario: che romanzo posso leggere per imparare qualcosa di utile dalla sua protagonista?

Che meraviglia. 150 su 5 JKRowlinghini. Cara ragazza, se leggo correttamente tra le righe della tua letterina, non sei in cerca del libro che racconta le gesta di un simbolo femminile di virtude e intelletto, ma di quella che si aggiudica il maschio della situazione. Su, non nascondiamoci dietro a un dito. Mi pare cosa buona e giusta che tu voglia imparare qualche trucco per conquistare il tuo amato e, peraltro, qui siamo alla posta del cuore e non al CEPU, quindi procediamo senza indugio nell’esplorazione dei tortuosi perimetri della letteratura contemporanea.

Dunque. Analizziamo brevemente il contesto in cui sguazzano, o meglio inciampano le tre protagoniste dei suddetti romanzi. Bella praticamente non si regge in piedi, il suo tasso di timidezza raggiunge il 90% del TIL (timidezza interna lorda) e non fa nulla di memorabile se non schifare i suoi coetanei e non reggere lo sguardo di nessuno. Anastasia, come Bella, timida e riservata al limite del mutismo selettivo, inciampa direttamente ai piedi di uomini ricchissimi e sadomasochisti. Louisa, grazie a Dio, chiacchiera e fa le sue cose senza inciampare e arrossire, ma si veste in modo stravagante e vive una vita monotona e socialmente accettabile con genitori sorella e un fidanzatino ciccino puccino. Solo quando viene licenziata muove le chiappe e spezza la routine, ma non sembra dotata di particolari inclinazioni se non quella di fare la simpaticona ai colloqui di lavoro e, beh, essere totalmente investita dalla cosidetta sindrome della crocerossina. Punti in comune? Amare uomini “diversi”. Un vampiro, un border line, un tetraplegico. Azz. E ci piacciono proprio per la loro incredibile sospensione di quel giudizio che ci porta a scegliere il migliore di un determinato insieme, il bello del gruppo, il simpatico della compagnia, il principe della fiaba. La loro forza sta nell’incaponirsi a cercare il contenuto dietro la confezione “ammaccata”, il sentimento che muove e motiva i comportamenti della persona che il destino spinge in mezzo alla loro strada. E loro, al pari dei protagonisti maschili, sono “diverse”: mi verrebbe da dire timide e col carisma di un comodino (in due casi su tre anche illibate) ma di fatto rinunciano a certi usi e costumi della propria generazione per evitare di attirare attenzioni, paghe del loro percorso, scolastico o lavorativo, senza fronzoli cool. Chi l’avrebbe mai detto che avrei difeso quell’imbesuita cronica di Bella… eppure ti consiglio di verificare con una lettura (un libro basta e avanza, non devi necessariamente dedicarti all’intera saga) che la perseveranza con cui lottano per avere Lui e solo Lui, alla fin fine, rende le loro storie degne di essere lette. Ceppe di difetti, eh. Diverse dalle spigliate eroine di una volta, eh. Eppure famose a livello planetario. Come mai… ?

P.S. Se mi sono sbagliata, vai dritta come un fuso su Amazon e digita “Miss Marple”.

P.P.S. Qualcuna si è accorta che non c’era la sigla?

Giulia

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