September 13, 2023

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Tempo di lettura: 4 min.

Lo so, questa serie spin-off legata al mondo di Star Wars non si è ancora conclusa, ma ho ritenuto opportuno fare il punto dei primi 4 episodi (premetto che non ho ancora visto il quinto) perché Ahsoka mi sta regalando piacevoli sorprese, anche se, come sempre, ho qualche piccola critica da fare, altrimenti non avrebbe senso scrivere il proprio pensiero in merito. Quindi vogliate scusare questa recensione infraseriale e prendetela come una specie di “pausafettaditortaecaffè” prima di gustare gli episodi conclusivi in cui mi piacerebbe provare a raccontare il motivo per cui, secondo me, è importante Ahsoka in questo momento storico per chi è appassionato del mondo staruorsiano.

Innanzitutto bisogna sapere chi è Ahsoka Tano, ossia l’ex padawan (allieva) di Anakin Skywalker, poi diventato Dart Vader perché corrotto dal lato oscuro, che in questa miniserie, collocata più precisamente nell’universo narrativo di The Mandalorian, quindi tra Episodio VI e Episodio VII, si trova a dover indagare su una misteriosa minaccia che vuole costruire una nuova forma di Impero. Come al solito mi fermo qui perché ogni nome o riferimento potrebbe spoilerarvi qualcosa in più e rovinarvi le tante sorprese che vi aspettano, ma queste poche righe di descrizione posso bastare per capire subito che Ahsoka no, non è per tutti. Ahsoka è un prodotto ideato da Jon Favreau e Dave Filoni, quindi stiamo parlando di due persone che amano alla follia Star Wars, di cui sono loro stessi fan, non solo per motivi lavorativi ma anche per passione personale, quindi decidere di usare un personaggio come Ahsoka non è una scelta fatta a caso.

Se però pensate di poter guardare quest’ultimo prodotto live action facendovi bastare la cultura legata ai film e dalle ultime serie targate Disney +, sappiate che vi troverete un po’ spiazzati: qui vengono affrontati argomenti e introdotti personaggi che erano presenti nelle serie Clone Wars e Rebels, firmate da Dave Filoni e snobbate anche da chi come me è un fan accanito, ma distratto e ingannato da quello stile Cartoon Network 3D anni 2000 che faceva somigliare tutto a prodotti per bambini, caratterizzati da contenuti poco rilevanti o legati alla trama principale.

Lo ammetto, mi sono lasciato imbrogliare anche io ai tempi, così mi trovo tutt’ora ad avere un’enorme lacuna culturale causata dalla mancata visione di queste due serie lunghe e piene (soprattutto nelle ultime stagioni) di avvenimenti interessanti e indispensabili per usufruire appieno della storia di Ahsoka. Così vi confesso che per la visione dei primi 2 episodi ho organizzato una serata invitando qualche esperto molto più informato di me (tra cui uno dei redattori del gruppo Telegram STAR WARS ITA) e, dopo un violento riassunto di ciò che è avvenuto nelle due serie sopracitate, sono riuscito a comprendere quasi tutto quello che vedevo, non senza pause di delucidazione su nomi e dettagli a schermo (e in Ahsoka ce ne sono davvero tanti). Questo non vuol dire che guarderete e vi ritroverete con continui punti di domanda sulla testa, ma sicuramente alla fine di ogni episodio sarete spinti a fare ricerche su Google per capire (o approfondire) chi era e cosa faceva in Rebels o Clone Wars un determinato personaggio. E questo è il motivo del mio 7 su 10, ma tutto il resto, e intendo i costumi, le ambientazioni, la scelta del cast (Rosario Dawson è un’Ahsoka perfetta), denota la voglia di fare un prodotto che possa in qualche modo riaccendere la fiamma affievolita di Star Wars.

Qui si parla di una nuova minaccia, un antagonista davvero pericoloso e già visto in Rebels che rappresenta una sfida diversa d quella rappresentata dai Sith, e infatti lo spettatore viene messo nelle condizioni prima di conoscere i personaggi, per quanto possibile dal minutaggio degli episodi, e poi in quelle di prepararsi come i protagonisti stessi a una battaglia diversa da quelle viste finora, dove non è il lato oscuro a far paura, ma il potente e crudele intelletto di un personaggio al quale potrebbe essere affidata la costruzione di un nuovo dominio galattico. Non sarà solo la trama a incuriosirvi (anche se in alcuni momenti i tempi vi sembreranno rallentare), ma i dettagli che traducono attraverso le immagini la passione messa in questa produzione, oggetti sparsi qua e là che raccontano storie, espressioni che fanno venire in mente alcune scene delle serie a cartoon, citazioni di personaggi e persino riferimenti visivi al videogame Jedi Fallen Order, consigliatissimo se si vuole approfondire il passato del culto dei Jedi.

Piccola nota relativa alle scene d’azione. Tralasciando gli scontri a bordo delle astronavi che, CGI permettendo, rilasciano quasi sempre emozioni positive pur non raggiungendo i picchi di quelli presenti nei primi 3 film, vorrei fare un appunto sui duelli con spada laser. Ormai ho accettato il fatto che combattimenti ai livelli di Dart Maul VS Obi Wan e Qui-Gon Jinn non ne vedrò più, però in Ahsoka ho avuto più volte la sensazione fortissima che i personaggi si scontrassero a rallentatore, nonostante la sicura preparazione di Rosario Dawson della quale si nota lo sforzo fatto per rendere credibili i suoi movimenti, ma ho comunque più volte avvertito un certo affetto “balletto”, il che mi è dispiaciuto parecchio perché i villain di questa serie meritavano più velocità, più aggressività e più realismo coreografico. E’ vero che ci troviamo a metà del racconto e chissà cosa ci riserveranno i prossimi episodi, contando che si parla di una seconda stagione e di un gancio con il prossimo film, eppure Ahsoka va vista a dispetto di questi difetti da me descritti perché racconta qualcosa di nuovo, con personaggi e ambientazioni nuove e soprattutto perché dietro c’è la firma di Filoni, un uomo che non ha mai risparmiato ammissioni sul suo amore per l’universo di Guerre Stellari, e, posso assicurarvi che questa passione si nota in buona parte della serie.

Come ho scritto all’inizio di questa recensione, non ho ancora visto il quinto episodio già disponibile e sono sicuro che, visto l’epilogo del quarto, ce ne saranno delle belle.
Dato che “ho fatto abbastanza” (chi ha orecchie per intendere…) con il pensiero di questo mercoledì, vi lascio e torno a guardare qualche episodio di Clone Wars, tentando di mettermi in pari. Buona visione a tutti, e che la forza sia con voi.

Il voto dello spettatore Mister Bufo (Alfonso): 7 su 10

Alfonso Mr. Bufo

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