August 4, 2020

Categoria: Poteri

BOTTA E RISPOSTA. Maschio contro Femmina. Tempo di scazzotata: 2 min.

BOTTA MASCHILISTA

Argomento spinoso e viscoso, profondamente femminile, quello del ciclo mestruale. Già il fatto che un uomo esprima un suo parere sull’argomento, temo indispettisca più di una donna… Comunque, appellandomi al diritto internazionale di esprimersi secondo libertà di pensiero e di parola, vado avanti a scrivere questo mio pensiero, dal mio etero punto di vista. Ritengo che le mestruazioni siano una delle maggiori espressioni di femminilità del corpo umano, sinonimo di vitalità biologica e di fecondità. Invece di viverle come un fastidio, le donne, soprattutto quelle che sbandierano il loro “essere donna”, dovrebbero gioire ogni mese al manifestarsi di una nuova mestruazione. Dal canto suo, l’uomo, dovrebbe sforzarsi di sopportare al meglio possibile quei tipici sbalzi d’umore che il ciclo, ciclicamente, spesso accompagna, in mestruo e in pre-mestruo. La soluzione degli antichi, se leggiamo il terzo Libro del Pentateuco (Levitico), era il distanziamento forzato dagli altri. Cioè, beata saggezza, gli antichi con la scusa dell’impurità, dicevano di star lontani dalle donne aventi flusso di sangue (immonde), dal loro giaciglio e dalle cose da loro toccate. Non solo, ma passato il flusso, la donna doveva attendere ancora 7 giorni, poi andava a portare due tortore e due colombi al sacerdote (Levitico 15,28/30). Oltre a risolvere una questione d’igiene, il distanziamento permetteva all’uomo una certa serenità famigliare per una dozzina di giorni, tempo utile ad occuparsi d’altro senza le classiche “menate mestruali”. In più, in entrambi cresceva il desiderio di rivedersi e riabbracciarsi, in santa pace. Cosa che poi generava accoppiamenti post-mestruali, in periodo fertile, utili ad accrescere la comunità. Insomma, se confrontiamo quelle regole sacre con l’anarchia odierna, possiamo meglio comprendere la decadenza attuale, dove anche la donna è sempre più alla deriva rispetto alla sua natura umana, natura che comprende anche quel purificante ciclo che la rende ogni mese “mobil qual piuma al vento” che “muta l’accento ed il pensier”.

RISPOSTA FEMMINISTA

Oh oh oh. OH OH OH. Oh. Non sono Babbo Natale, ma una donna fiera di avere le mestruazioni che ha appena finito di leggere la brillante soluzione biblica proposta dalla mia controparte maschile. Sono effettivamente fiera di essere fracassata ogni mese da dolori lancinanti a pancia, utero, ovaie, nervo sciatico ed essere colta da dubbi amletici come “ma gli assorbenti sono in questa o nell’altra borsa?!”. Peraltro sono talmente impegnata a chiedere al buon Dio come mai, dopo aver partorito con dolore, devo anche mestruare con dolore, che non mi rimane tempo materiale sufficiente per distruggere la psiche maschile altrui con i miei sbalzi ormonali. Ehi, ma non facciamo di tutta l’erba un fascio. Io soffro e qualcuna no. Io mi interrogo sul dolore e qualcuna viene stravolta da sbalzi ormonali. A ognuna il suo. Strano che nel Levitico non si siano interrogati sui motivi per cui il buon Dio ci abbia creato con:

– una costola di Adamo

– uno sproposito di ormoni

– molto sangue,

molto meglio dimostrare di non capire una fava e passare direttamente all’esilio mestruale. Poveri uomini. Ferisce più l’ormone della spada, giusto? Fate davvero bene a ripescare brillanti soluzioni bibliche come queste. Ah. Per restare in tema biblico e sanguigno, e volendo anche di fave, mi viene da chiedere dove vi dovremmo spedire noi quando voi uomini concentrate tutta la vostra gioia in una parte del corpo ben precisa. Il sangue riempie determinate zone a sud dell’equatore provocando una vera e propria carestia cerebrale, facendovi diventare dei piccoli troll. Perdete addirittura l’uso della parola e vi esprimete tramite suoni e gesti di dubbia natura, facendoci ricordare che discendiamo direttamente dalle scimmie. E sottolineo che a voi capita molto più di una volta al mese. Amen.

Pier VS Giulia

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