September 26, 2022

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Non sono mai stata così agitata per delle elezioni come ieri. Ho sempre votato il meno peggio e non ho mai vinto un’elezione. Però in cuor mio speravo che quella fetta di elettorato che avrebbe votato la Meloni in quanto donna si sarebbe indignata nel vedere l’ultimo video volgare e sessista, con lei che mostrava i due meloni e che alla fine forse chissà, magari l’Italia s’è desta. Alle 23:00 in punto, divano, copertina e Mentana su LA7: i trend pool asfaltano definitivamente le mie flebili speranze. Sento freddo, il freddo della paura. Il primo pensiero, giuro, va alle madri e padri costituenti, che si sono fatti un mazzo tanto per darci uno stato democratico e dopo settant’anni si trovano al punto dal quale ci avevano tirati fuori. La paura mi divora, insieme al freddo. Mai mi sono sentita così dopo un’elezione. Non riesco a stare su Mentana. Salgo in camera e mi sintonizzo sulla diretta di Emilio Mola su Instagram: lui mi ha fatto capire tante cose in questa complessa campagna elettorale, mi aiuterà a comprendere questo risultato. Emilio è arrabbiato, deluso. La mia paura diventa rabbia. Rabbia contro il popolino che si è fatto abbindolare da una destra xenofoba e antidemocratica, che definisce devianze i disturbi alimentare e vuol imporre la flat tax che renderà ancora più povero lo stesso popolo che l’ha votata.

E me la prendo con l’ignoranza di chi non ha studiato la storia. E penso ad un sistema elettorale che preveda il diritto di voto solo dopo aver passato un esame di storia e di diritto civile.

Con questi pensieri bellicosi mi addormento. Mi sveglio all’alba, pensando che in fin dei conti gli exit pool non sono i risultati definitivi, chissà che nel corso della notte ci sia stato un miracolo. Accendo la tv e ritrovo Mentana, là dove lo avevo lasciato. Miiiii, ma non ha dormito niente? Le mie occhiaie sono peggio delle sue, com’è possibile? Capisco che la situazione è sempre la stessa: l’Italia è a destra. Spengo la tv e accendo la radio. Due buone notizie mi rincuorano: Ilaria Cucchi è stata eletta senatrice, olè!! I vincitori non hanno i due terzi di seggi necessari a cambiare la costituzione senza referendum popolare, olè. Penso di nuovo alle madri e padri costituenti, il loro testo così bello, fondamentale e soprattutto antifascista rimarrà inviolato, almeno finché un referendum stabilisca il contrario.

Il pensiero va poi a Mattarella, povero Presidente, tu che dovevi essere a Mondello a goderti gli ultimi raggi di questa folle estate, ti toccherà affidare ad una fascista il compito di formare un governo. Poi, però, mi sale un altro sentimento: con la crisi climatica, energetica, sociale che abbiamo di fronte, forse la cosa peggiore che poteva capitare a questa donna dagli occhi stralunati era davvero governare. Del resto il suo stare all’opposizione l’ha portata a questi risultati: ora però al governo non le basteranno più io sono una donna, una madre, una cristiana! Chi l’ha votata capirà l’errore che ha fatto solo vedendone l’incapacità politica. Chi non l’ha votata però non può rimanere inerme a guardare, ma deve necessariamente rimboccarsi le maniche e ricostituire un pensiero alternativo a quello becero e sgangherato di questa destra. Affinché si possa essere PRO e non solo CONTRO.

Cindy

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