April 7, 2021

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“Gross indecency”: tradotto letteralmente “grande indecenza” o  meglio ancora “atti osceni”, questa l’accusa con cui il 5 aprile del 1895 Oscar Wilde fu arrestato a Londra. Per la società vittoriana dell’Ottocento le relazioni omosessuali di Oscar Wilde erano inconcepibili: il poeta venne condannato a due anni di lavori forzati nel terribile carcere di Reading. L’omosessualità è stata punita per secoli come un crimine: fino al 1967 in Inghilterra e Galles, ma soltanto nel 2001 l’età del consenso per gli omosessuali è stata abbassata a 16 anni, la stessa degli eterosessuali. In Scozia è stata reato fino al 1980, e in Irlanda del nord fino al 1982. In Italia, grazie al codice penale del ministro della Giustizia Giuseppe Zanardelli, l’omosessualità fu decriminalizzata nel 1889, e in questo fu tra i primi paesi europei. Durante il fascismo, ci fu il tentativo di emanare una legge che introducesse il reato di “relazioni omosessuali”, ma l’ipocrisia tutta italiana fece sì che non venne incluso nel codice penale perché reato talmente poco diffuso da non richiedere l’intervento della legge penale.

L’Italia, terra di compromessi, fatica da sempre a fare i conti con il proprio passato: per sopravvivere all’orrore del fascismo ci si è inventato il mito del ”italiani brava gente”, volto ad addossare la responsabilità dei crimini commessi soprattutto sui tedeschi. Se non se ne parla, il fatto non sussiste. Se gli omosessuali hanno il buon gusto di non palesarsi, non esistono e possono godere di piena libertà. Purché non si palesino. Il codice Zanardelli fu all’avanguardia nell’abolizione di alcuni reati come l’omosessualità, spingendosi fino ad abolire la pena di morte. Ma la società era pronta? Un concittadino meno illustre e meno lungimirante di Zanardelli, tale Pillon Simone, senatore della lega, nell’aprile del 2021 ha festeggiato il fatto che in senato non sia passato il DDL Zan, che istituiva “misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità” . Il DDL contro l’omotransfobia si è bloccato al Senato dopo che la Lega, ma anche le altre forze del centrodestra, Forza Italia e Fratelli d’Italia, hanno definito il provvedimento non prioritario, non consentendo così l’avvio della discussione in commissione Giustizia.

Alla Camera il DDL era stato approvato  nel novembre 2020: anche in quel caso le forze del centrodestra protestarono al grido di “libertà, libertà”. Un DDL scritto per dare maggior libertà e diritti ad alcune persone da sempre discriminate viene contestato perché nega la libertà di opinione ovvero la libertà di discriminare qualcuno per il proprio orientamento sessuale. “All’asilo ti opponi perché non vengano propinate le favole arcobaleno e le drag queen a tuo figlio? Omofobia. Indagato, forse condannato” ha commentato il deputato leghista Alessandro Pagano.

Beh, effettivamente i 7 nani, tutti uomini, che vivono soli nel bosco possono indurre all’omosessualità, per non parlare di Ursula della Sirenetta, probabile drag queen al Maurizio Costanzo.

Pillon è noto per le sue battaglie contro le fiabe per i bambini perché ipotizzano una teoria gender da somministrare furtivamente ai pargoli delle scuole. Da Wikipedia: “Afferma inoltre che esista una  lobby gay  che essa punti al reclutamento omosessuale. Poco dopo la sua elezione a senatore sostiene che nelle scuole di Brescia venga insegnata agli alunni la stregoneria riferendosi a un progetto promosso dalla biblioteca civica e dal Comune sulle fiabe per bambini.” Chiaramente il senatore ha un concetto suo di normalità che la lettura di Hansel e Gretel o di Pollicino potrebbe scardinare, portando l’incauto bambino affidato alle insegnanti a diventare omosessuale. Perché secondo il senatore, si diventa omosessuali, non si nasce. E quindi perché punire chi discrimina una persona per il sesso, il genere, l’orientamento sessuale e la disabilità? Ma perché temere qualcosa che non lede nessun diritto anzi ne riconosce? Uno teme qualcosa solo quando pensa che possa farci del male. E che male potrebbe fare punire qualcuno per aver discriminato o anche menato qualcuno per il proprio orientamento sessuale? A meno che, certo, tu non sia proprio colui che vuole menare uno che bacia un altro su una banchina della stazione. Che poi sarebbe anche interessante, indagare i veri motivi dell’omofobia.. ma magari in un’altra puntata!

Cindy

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