May 23, 2019

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Care amiche Grrr, nella notte tra domenica e lunedì si è consumata la fine di una delle serie più note e coinvolgenti degli ultimi anni, quella che ha infervorato gli animi e scatenato orde di fan in tutto il mondo. Chiaramente non stiamo parlando di Don Matteo, ma di Game of Thrones. E noi di Grrr Power non potevamo non essere sul pezzo per puntare i riflettori su alcune delle figure femminili più “vivaci” di tutta Westeros. A molti sarà certamente rimasto l’amaro in bocca per la tragica fine di Daenerys Targaryen, Madre dei Draghi, distruttrice di catene, ecc, ecc… soprattutto considerando che, dopo tutta la fatica che ha fatto per arrivare a Westeros, allevare, educare e sfamare 3 draghi non è nemmeno riuscita a sedersi su quel trono benedetto e tanto agognato. Per non parlare della deriva finale che l’ha trasformata in una specie di Devilgirl biondo. Ma a noi piace ricordarla in un altro modo: come la carismatica ragazza che ha saputo prosperare contro tutti i pronostici, contando solo sulla propria fiducia in se stessa e nelle sue possibilità, colei che dal niente è stata in grado conquistare la fiducia e le devozione di migliaia di persone, che ha combattuto e sconfitto la schiavitù e dato del filo da torcere a temprati e astuti avversari. “Dracarys” sarà sempre il nostro motto, pronunciato con orgoglio, e non solo quando vorremo arrostire un paio di scaloppine senza farle bruciare.

E passiamo a un’altra regina: Sansa Stark, “Queen of the North” (confessatelo su, che l’avete gridato anche voi magari lasciandoci anche un paio di lacrimucce di commozione). Sansa ne ha passate tante da quando, fanciulla leggera e sognatrice, lasciò Winterfell, insieme al padre e alla sorella. Potremo averla giudicata ingenua e un po’ tonta per diverse stagioni, ma ci sbagliavamo. Sansa ci ha dimostrato che la tragedia più brutta non è la fine, che sì, può ancora sperare, in un “lieto fine”. La figlia maggiore di Ned e Catelyn Stark ha svolto un percorso di grande autoconsapevolezza, fino a diventare una donna forte e saggia, una leader capace di guidare e proteggere il suo popolo con giudizio e lungimiranza. Lunga vita a Sansa Stark!!

Arya è la sorella “guerriera” della casata del metalupo, fin da bambina ha proclamato che: “la vita di corte, da lady non era per lei” e così è stato. Furba, perspicace, sgusciante e letale spadaccina, è lei la protagonista della mia seconda scena di grrr power cine–televisivo preferita (dopo quella di Éowyn che uccide il Nazgul, per inciso) in cui fa fuori il Night King. Nonostante la promessa di un amante devoto decide di rimanere fedele alla sua storia e salpa alla ricerca di nuove, favolose avventure. Insieme a Brienne di Tarth è la prova che gli stereotipi hanno il valore di una foglia che cade. E quindi la ricorderemo sempre così: libera e fiera che guarda fiduciosa al futuro che si è costruita con le sue mani.

Infine, una storia non avrebbe senso senza un arci nemico da sconfiggere. Cercei Lannister è stata un osso duro fino alla fine, la sua crudeltà ed efferatezza hanno raggiunto vette impareggiabili, ma parte un’invidiabile inventiva nel vendicarsi di torti passati, presenti e futuri, cosa ci ha lasciato la cara ex sovrana di Westeros? Sicuramente la grinta nel non farsi mettere i piedi in testa da nessuno, la capacità di volgere qualsiasi situazione a proprio favore, la scaltrezza con cui ha giocato, fino, alla fine, o quasi, al trono di spade. Cercei Lannister rimarrà a lungo perfetto villain e noi la amiamo così.

E voi in quale tra queste eroine vi ritrovate di più?

Marysun

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