November 1, 2021

Tempo di lettura: 2 min.

“Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità.”

Questo è il testo della legge Zan, affondata con tanto entusiasmo in parlamento.

Quindi non sarà punibile apostrofare con “Frocio” un omosessuale.

Quindi una donna potrà non essere assunta in quanto donna.

Quindi un uomo che ha cambiato genere dovrà continuare ad andare nel bagno degli uomini.

Quindi “mongoloide” detto ad un bambino con la sindrome di down può essere accettato.

La notizia della settimana non può che riguardare l’affossamento del DDL Zan, con tanto di applauso e grida di entusiasmo dei senatori che hanno votato SEGRETAMENTE contro.

La prima “porcata” (come ama con tanto orgoglio definirla uno dei suoi ideatori, l’on. Calderoli) è stata consentire di votare segretamente: ogni volta che il voto è segreto in Italia succedono le peggio cose, perché i franchi tiratori riemergono nella melma dalla quali sono ricoperti durante il resto dei loro giorni e riescono ad esprimere un voto, che spesso è pagato o frutto di compromessi. Nel segreto dell’urna, la porcata si realizza. Ma essendo i senatori i rappresentanti di qualcuno che votandoli li ha messi lì, non dovrebbe esistere il voto segreto, perché io elettrice voglio sapere come cavolo vota chi è lì anche grazie al mio voto. E l’esultanza dopo la proclamazione della sconfitta forse è stato lo spettacolo più ripugnante che io abbia visto negli ultimi anni. Vedere quell’omuncolo di Pillon alzare le mani al cielo ed abbracciare chiunque gli passasse accanto è stata una scena disgustosa. Sentire il cazzaro verde: “Abbiamo salvato le scuole dall’ideologia gender”, sfruttando biecamente un’ideologia che non esiste nella realtà, figurarsi nelle scuole. Quell’altro quaraqquaquà che manco si è presentato in senato, dovendo tenere delle lezioni a Riad, nella “democratica” Riad. Ma ci andasse a vivere che libererebbe l’Italia, il Senato e la gente tutta della sua presenza inopportuna, ma pesante, essendo una delle cause del degrado della politica, capo di tutti i tiratori franchi.

Per fortuna l’Italia è diversa dai suoi rappresentanti: a Roma e Milano la gente si è riversata in piazza per protestare contro il senato, che ha bocciato una legge con solo PRO, senza contro. Una legge fatta per tutelare delle persone. Una legge che dava dei diritti. “Eh no! A me toglieva il diritto di essere omofobo!” questa la tesi della destra. E allora il diritto di essere omofobo lo vai ad esprimere nelle fogne di casa tua, non nell’aula sacra del senato. L’Italia s’è desta e spero che lo sia ancora di più quando sarà chiamata a votare nel segreto dell’urna. Mandiamo a casa questi individui e consentiamo al cammino dei diritti di giungere al traguardo della piena realizzazione.

Cindy

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