December 30, 2020

Tempo di lettura: 2 min.

3o dicembre, tempo di bilanci. Corsa folle a superare la mezzanotte del 31 per lasciarci alle spalle il 2020. Anno bisesto, anno funesto, il 2020 ha fatto di tutto per non smentire il proverbio. E quindi ci sta che non di veda l’ora di essere nel 2021. Del resto, il passato è già stato scritto, il futuro è tutto da scrivere e quindi l’ansia di allontanarsi velocemente dall’oggi, sperando in un 2021 più simile al 2019.

Quando ero piccola ero una lettrice seriale, ma non sempre ero io a scegliere cosa leggere: mia madre mi imponeva la lettura dei romanzi per ragazzi dell’800. Ne avevo detestato uno in particolare, ma essendo un po’ fessa, l’avevo letto tutto fino all’ultima parola (da più grande, mio fratello mi ha dichiarato che quando nostra madre ci propinava romanzi “pacconi”, lui leggeva una pagina sì e quattro no, “tanto mamma mica ti chiedeva il riassunto”. Peccato non esserci arrivata pure io… oh, anche Pennac dice che se un romanzo non ci piace, dobbiamo esercitare il nostro diritto di lettori di mollarlo!). Si tratta di Pollyanna, di H. Porter. Non sto a tediarvi con il riassunto, ma ovviamente, come ogni protagonista di quei romanzi, a Pollyanna capitano tutte le disgrazie dell’universo, ma lei fa il gioco della felicità: in ogni situazione brutta, cerca sempre un lato positivo. Mia madre mi tormentava invitandomi a prendere Pollyanna come esempio, soprattutto quando mi lamentavo. Non sopportavo Pollyanna e il suo stupido gioco della felicità. Pubblicamente ammetto che in questi 35 anni, cioè da quando ho letto Pollyanna, in ogni situazione brutta che ho vissuto, mi tornava in mente il gioco della felicità.

Crescendo, leggendo e studiando soprattutto la storia, ho imparato che la realtà va interpretata, non esiste un’unica lettura di un fatto.

Quindi un insegnamento puerile e anni di studio, mi portano a cercare sempre di cogliere tutte le sfumature di un fatto, cercando se non di giustificarlo, almeno di capirlo.
E allora, caro 2020 mi hai lasciato:
  • Un viaggio a Napoli, con mia mamma e mia figlia, dove ho potuto ammirare una città meravigliosa, vista attraverso i miei occhi, ma anche quelli di mia figlia e di mia madre. Dove 30.000 passi per raggiungere Posillipo, sono stati fatti con diverse energie, ma portati a casa. Con la magia di una città dalle mille contraddizioni e forse per questo umana.
  • Una primavera meravigliosa, caratterizzata da un sole magnifico goduto dalla sdraio in giardino, dove ho potuto ascoltare tutti i pomeriggi Un giorno da pecora su Radio 1, imparando a concedermi del tempo e dello spazio solo mio.
  • Se non ci fosse stata la DAD, mai e poi mai avrei imparato ad utilizzare tanti programmi informatici che sono anni che prometto a me stessa di imparare e che mai ero riuscita (per scarso interesse) a fare. Imparati, non li ho apprezzati: ma almeno posso giudicare dopo aver assaggiato!
  • Un cugino’s day in un buen retiro sulle Marche, dove tutto si è incastrato magnificamente: tramonti meravigliosi, età diverse, caratteri impegnativi, gite culturali, pranzi e giochi in compagnia, dove “A Fermignano City si dorme” è entrato a far parte della nostra tradizione familiare.
  • 8 chili di meno, persi con facilità e capendo che il cibo è buono, è gustoso, è sano. Non è altro che questo. Va goduto per quello che è.
Ma non voglio essere egocentrata, se penso alla collettività bisogna riconoscere che nel 2020:
  • Sono ritornate le quattro stagioni: dopo anni di assenza abbiamo visto una primavera calda e piovosa, un’estate afosa, un autunno piovoso con giornate calde, un inverno con la neve.
  • Il mondo animale e floreale hanno beneficiato della diminuzione dell’inquinamento dovuto ai vari lockdown, specie animali hanno recuperato i loro habitat, l’aria è stata più respirabile.
  • Ci siamo liberati di Trump e negli USA è stata eletta Khamala Harris come vicepresidente: è stata una vittoria sofferta, ma è andata a buon fine. Due piccioni con una fava: via il presidente più improbabile che gli USA abbiano mai avuto, dentro una donna intelligente, specializzata in scienze politiche ed economia, avvocato e com’importante carriera politica nelle istituzioni. Ecco, ho detto tutto, come direbbe Peppino De Filippo!
  • Il matrimonio tra persone dello stesso sesso è stato legalizzato in molti paesi, segno che ci si sta muovendo verso una società più civile.
  • Saranno nati dei bambini che porteranno probabilmente addosso i segni di quello che sta succedendo in termini di ansie e di preoccupazioni, ma la storia ci insegna anche che dopo periodi di crisi ci sono periodi di rinascita, dove i bambini nati nel 2020 saranno i protagonisti.

Cindy

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