October 22, 2021

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Questa volta, a darsela di santa ragione, sono due integerrimi (coff coff, tosse da tisi all’ultimo stadio) cavalieri medioevali che si battono per l’onore della loro bella (bella, sì ed è anche la protagonista di Killing Eve) e non solo, anche per il proprio e lungo tornaconto.

Ad orchestrare ai giorni nostri tutto l’ambaradan è Ridley Scott, sì, quello de Il Gladiatore, di Prometheus e di The Martian (se non li avete visti affari vostri, la lunga pausa di queste settimane non mi ha giovato, probabilmente mi sono inacidita pure di più).
La storia, che pare essere ben documentata da testimonianza originali, è tratta da un evento accaduto davvero, cioè quella dei due scudieri normanni Jean De Carrouges (Matt Damon con il mullet) e il lascivo Jacques Le Gris, scesi a singolar tenzone sotto l’occhio del re pazzo dell’epoca. Dimenticavo, c’è anche Ben Affleck biondo al suo peggio. Dicevamo, ad accendere la miccia già ben irrorata da passati dissapori è la pesante accusa della signora De Carrouges che professa di essere stata violentata dallo scaltro Le Gris. Infamia su tutti, scandalo, “me too” in salsa cappa e spada. Ci siamo intesi? Se ci infervoriamo oggi, figurarsi con una vicenda che ci ricorda, purtroppo, la contemporaneità, almeno per quanto riguarda il punto di vista femminile, ma oserei dire non solo quello.

Duelli, accuse, scappatoie fin troppo facili, roghi pendenti a parte, su tutta la storia dove abbonda il testosterone pesa però lo sguardo, spesso silente, delle donne, regine, consorti, ecc… occhi che dicono: “ma che cog***ni sono gli uomini” (e qui cito il commento riassuntivo dell’amica che ha visto il film con me).

Giulia

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