October 27, 2021

Categoria: Recensioni

Tempo di lettura: 3 min.

Eccoci giunti alla settimana di Halloween e ai dolcetti e scherzetti su letto di zucche e nebbia padana. E chissenefrega. Cosa faccio, mi metto a recensire Batman? Di questo passo a Natale vi spiattello Dickens e a Carnevale mi tocca recensire It. Vi do forse l’idea di essere una persona prevedibile?! Casomai trasversale, per cui oggi vi presento un libro che non c’azzecca nulla con streghe e creature dai lunghi canini, ma in un certo senso con il lato oscuro che cerchiamo di nascondere. E coi costumi. E anche con le lunghezze. Soprattutto con le lunghezze. Insomma, stai a vedere che alla fine sono pertinente…

Vi ricordate quando mi bullavo di avere il numero di Paola Russo? Oggi mi bullo di avere il numero di Laura Nottari, la scrittrice di A Star is Porn, adorabile concentrato di letteratura piccante e ironica che, statene certe, vi mette addosso tanta di quella voglia, ma tanta di quella voglia… di pulire e tingervi i capelli di rosa, intendo. Naaaaa, intendevo proprio quello che avete intuito voi, briccone!

PORNOTRAMA

Nicole Midriani non brilla per simpatia, diciamocelo: ha la puzza sotto al naso, il caschetto, la dolcezza di un piranha e fa un lavoro impegnativo, ovvero la produttrice di film pornografici per la Rosie’s. Noi lettori la conosciamo sul set di un film “in costume”, in cui Saintcristonn e Monpussy (capite? Saintcristonn!!!!! Come non innamorarsi di questo libro a pagina 1?!) cercano di arrivare al dunque e chiudere una lunga difficile giornata di riprese. Lui non ce la fa, e incolpa Monpussy. Nicole si incazza, e incolpa lui. Litigano tutti. Nel clima generale di tensione, Nicole maltratta il ragazzo delle pulizie ucraino, Mykola, per poi ritrovarselo nel letto della sua coinquilina-collega, Gioia-Monpussy, con una ferita sulla fronte e le chiappe al vento. Mykola ha difeso Gioia dall’attore che interpretava Saintcristonn, e lei gli ha offerto un posto in cui riprendersi dopo la lite. Gioia condivide quindi con Nicole l’enorme scoperta appena fatta: il giovane ucraino, dai modi cavallereschi e dalla bellezza del ragazzo della porta accanto, ha un pregio. Come dire, avete presente la famosa frase: hai una pistola in tasca o sei solo felice di vedermi? Ecco, a lui si dovrebbe dire: hai un bazooka in tasca o sei solo felice di vedermi? Insomma, ecco che alle due donne viene in mente di aprire una casa di produzione di film pornografici tutta loro, la A Star Is Porn (per gli amici, ASIP) e usare il buon Mykola come attore di punta. E… beh, tra Nicole e Mykola ci sono 12 anni, una cultura e alcuni traumi di differenza. Il loro rapporto lavorativo si confonde presto con una relazione… amorosa? Amicale? D’interesse? Attenzione, piovono ormoni a ogni pagina. Mi secca dirlo, ma il mio preferito resta quell’egomaniaco di Saintcristonn.

FINE PORNOTRAMA

Anti-inciampona, la Nicole. Siamo nell’area pic-nic delle donne forti, piacevolmente complicate, orgogliosamente emancipate, che non credono nell’amore salvifico, e banchettiamo insieme a loro urlando “carriera innanzitutto!”. Anzi, a questo povero amore salvifico danno continuamente del “ragazzino”, desiderose di imporre la facciata monolitica della donna che non deve chiedere mai. Le serve forse qualcuno che giudichi il tipo di lavoro che fa? Che indaghi sul suo passato pieno di delusioni e incomprensioni e le rimetta i cocci a posto? Ci mancherebbe. Peccato che tutto quello che temiamo di incontrare e passiamo il tempo a evitare nella vita, ci arriva in fazza a mo’ di frontale. Che ironica, la sorte. L’incontro con Mykola obbliga la povera donna a fare un bilancio della sua esistenza e a scegliere cosa vuole registrare sui libri contabili, veri e metaforici. E son cazzi (letteralmente).

Che dire della controparte maschile Mykola? Tanto bello, tenero, dolce, comprensivo, una persona talmente pura da spingerti a credere che amare e essere equilibrati siano le cose più semplici del mondo. Cosa c’è da capire? Quando ami una persona, vuoi stare con lei e aiutarla a superare tutto. Anzi, non ci sono problemi, quando c’è l’amore. Mentre leggevo, ero indecisa se “tirargli la patata con la fionda” (meravigliosa citazione!) o prenderlo a calci in culo. Fanno tutto semplice, ‘sti maschi. E invece cosa dobbiamo imparare, noi donne, noi produttrici di film erotici, noi persone desiderose di amare, accoppiarci, litigare, noi tutte? Che siamo complicate, inutile negarlo. Ma che non siamo quelle che aspettano a bordo strada in attesa del cavallo bianco di quel superdotato del principe azzurro. Noi ci salviamo anche per contro nostro, volendo. Si chiede aiuto, certamente, ma a quelli bravi, non ai Mykola di turno. Come sono arrivata a infamare quel bocconcino del protagonista maschile?? Ah, si.

Adorabili questi personaggi che crescono insieme. Incisiva la scrittura, che sa far ridere fino alle lacrime e che, già che siete lì, agli occhi umidi vi fa sostare con lo scavo psicologico dei suoi protagonisti. Una dolcissima montagna russa, che vi emoziona (senza farti vomitare) e vi regala una bellissima prospettiva sull’amore e i suoi tempi tecnici. Quindi io il consiglio della settimana non ve lo do, altrimenti faccio figure di merda, che mi pare superfluo! Anzi, ripensandoci… tiratela con la fionda alla persona che amate, da brave.

Amore è semplice, ma anche doloroso. Amore è empatia, è star male perché la persona che ami non sta bene. Amore è mettersi da parte, se serve. Amore è una delle più grandi fregature della storia dell’uomo. Amore ti esilia nel corridoio dell’albergo, se le gira il culo.

Giulia

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