February 18, 2022

Categoria: Recensioni

Tempo di lettura: 1 min.

Questa settimana le vostre Grrr redattrici si sono sincronizzate meglio delle ultime detentrici della medaglia per il nuoto sincronizzato per puntare tutto sul piacevole universo creato da Agatha Christie dove, a ogni viaggio di piacere di Poirot (Kenneth Branagh coi baffoni che ve lo consiglio) ci scappa il morto. Che si tratti di treno o di nave da crociera super lusso (il film mi ha ricordato che pure a me piacerebbe fare un bel tour sul Nilo, ma non in estate, perché…), dicevo, un bel caso è assicurato per lui.

Con quest’ultimo Assassinio sul Nilo Kenneth Branagh ha mollato un momento Shakespeare per passare alla pur sempre conterranea famosissima scrittrice che ha ambientato proprio sul celeberrimo fiume questa nuova avventura del geniale investigatore di cui, finalmente, ci viene svelato il passato. La bella e ricca ereditiera Linnet Ridgeway (Gal Gadot) sta cercando di festeggiare la sua luna di miele insieme al marito bisteccone interpretato da Armie Hammer tra calici di champagne e gite ad Abu Simbel circondata da quelli che dovrebbero essere i suoi più fidati amici quando zac, capita non la disgrazia, ma bensì proprio un omicidio.

Per fortuna che, oppure sfiga voglia per l’assassino che sulla sua stessa nave da crociera, tra la troupe della riccona, ci sia anche uno dei più formidabili detective della letteratura qui passato al grande schermo. Che dire, il cast è di tutto riguardo, oltre ai già citati spiccano anche l’acida Annette Bening, Letitia Wright ( la sorellina di Pantera nera, ricordate?) e soprattutto Emma Mackey che può fare il suo gioco perché all’epoca non c’era uno straccio di legge sullo stalking. A ogni modo il nostro amato Kenneth Branagh ha confezionato un bel film, suntuoso, capace di confondere lo spettatore e tenerlo sul filo del rasoio con le teorie più disparate e aggiungere anche un pizzico di romanticismo. E poi e poi se volessimo guardarlo un po’ più da vicino, diciamo con lo sguardo scrutatore di Poirot potremmo vedere anche una riflessione sull’idea dell’amore e le sue diverse prospettive. Insomma amiche cinefile io mi sento pronta per 10 piccoli indiani. Ma quando esce?

Marysun

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