April 10, 2023

Categoria: Recensioni

Tempo di lettura: 3 min.

Questa è la serie la cui conclusione pare sia piaciuta solo a me. Ricapitolando, la prima si era conclusa con i fatati, ovvero fauni, “fatine”, ecc… tutti rinchiusi nella Row, impediti dalle leggi a volare e costretti a vivere in precarissime condizioni. Il nostro Philo però, interpretato dal sempre splendido Orlando Bloom, aveva deciso in extremis di farsi rinchiudere coi fatati, dal momento che pure lui era un fatino mancato. Nel senso che era nato con le ali, ma la madre aveva deciso di fargliele tagliare per dargli maggior chances… per dirvi l’aria che tirava. Ah, dimenticavo: il fatino mancato aveva scoperto di essere il primogenito del cancelliere poi ucciso. Ok, abbiamo atteso tanto tempo e finalmente è arrivata la seconda stagione che riprende da dove si era conclusa la prima. I fatati sono sempre più nella palta anche a causa di una terribile e letale malattia che piglia solo chi ha le ali e che fa stragi. Nel frattempo tra gli umani si stanno verificando strani e inspiegabili omicidi. E Philo e Vignette (Cara Dellevigne)?

Inizialmente li vediamo riuniti e affiatati, poi… ma scusate, secondo voi tra quei due le cose possono mai filare lisce? C’è anche il fatto che Vignette, stanca di avere la peggio, si allea con una setta di combattenti chiamata Il corvo, cosa che guarda un po’ Philo disapprova. Per la cronaca la seconda stagione riprende anche le vicissitudini della coppia Imogen-Agreus. I due piccioncini proseguono il loro viaggio lontano da un mondo che li vorrebbe divisi e approdano in un altro luogo dove sembra che le cose vadano un po’ meglio per le coppie miste come la loro, ma ben presto si scopre che anche lì (non vorrei spoilerarvi troppo) non sono proprio rose e fiori e c’è una specie di “dittatura del proletariato” che vorrebbe espandersi. Vabbè, dilemmi da silvani.

Dicevo, il filone narrativo più accattivante rimane quello che riguarda Philo e Vignette perché la storia dei due piccioncini e del loro amore travagliato dopo un po’… ecco, avete capito. Philo e Vignette, innamoratissimi ma su fronti avversi. Lei che vorrebbe mettere a ferro e fuoco la città e lui che invece, visto il suo passato, preferirebbe evitare le stragi di umani. In questa stagione Philo viene ulteriormente approfondito e si scopre qualcosa in più sul suo passato nell’esercito. Il suo personaggio, per forza di cose, è sempre un po’ a metà strada tra i due mondi e se a qualcuno la sua indecisione può dare fastidio, a me sembra ben motivata. Insomma, questo povero cristo è cresciuto con gli umani con cui ha stretto amicizie, legami, ecc… ma si ritrova con le ali letteralmente tarpate. Non demoralizzatevi però perché lo vedrete di nuovo in azione come investigatore: c’è chi non ha dimenticato il suo talento. Sappiate che in questa stagione il dramma incombe e sono evidenti i richiami al nostro passato in chiave fantasy, e non sto parlando solo di Leonora che chiama tutti compagno e compagna.

Questa è l’ultima stagione della serie e tutte le varie storie hanno una loro conclusione. A me sinceramente è piaciuto il modo in cui hanno definitivamente tirato le fila con Philo sempre più combattuto e quasi travolto dagli eventi e una Vignette sempre più incazzosa e pronta a distruggere tutto, costi quel che costi (per la serie meglio una morte eroica che una vita da topo). E tornando ai due piccioncini, anche la coppietta di innamorati avrà i suoi bei momenti. A un certo punto Agreus confesserà le sue passate debolezze e anche Imogen non ci farà una bella figura. I due metteranno alla prova il loro affiatamento e la vera profondità dei loro sentimenti. Insomma, questo per dirvi che la componente amorosa avrà la sua parte e non mi riferisco solo ai due piccioncini. Love is in the air… oh poi è anche primavera. Quindi tirando le somme vi consiglio di vedere queste ultime puntate, almeno per sapere che fine fanno i nostri.

Marysun

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