February 27, 2020

Categoria: Amore e dintorni

Tempo di lettura: 1 min.

Amiche grrr, in questo momento in cui ci hanno convinto di essere prossimi all’estinzione peggio dei dinosauri, noi del blog, che vi scriviamo dal fronte (siamo in Lombardia ma non nella zona rossa), abbiamo deciso, ispirate dalla situazione contingente, di parlarvi di uomini… sani. Possibilmente e no, non basta una passata di amuchina, per certi soggetti. A più riprese è capitato infatti che sia io che le mie amiche ci siamo lanciate in geremiadi e urla strazianti da Schindler’s List esclamando: “ma perché non riesco a trovare un uomo sano?“. Cosa intendiamo per individuo sano? Chiariamo, qui il coronavairus non c’entra un bel niente, c’entra invece le qualità basilari che vorremmo trovare e vedere poi confermate con coerenza (ohmmioddio ho davvero scritto questa parola? Ah, bannatemi!!) nel nostro lui, +1 o come volete chiamarlo (e occhio a non confondervi col cane che poi si offendono). Qui non si tratta nemmeno di stilare un lungo elenco di qualità o farsi i film con mazzi di rose, cinema e cioccolatini (direte, ma ci sono alcuni prodi che ancora lo fanno, si va bene), ma di venir fuori da una situazione paludosa che sembra non aver mai fine.

“Uno sano non c’è? Sarà mai possibile?!”: come dicevo, non è il caso di piangere in ospedale, perché non è da lì che proviene il problema.

Qualcuna vorrà obiettare che la scala di valori (manco fosse una mano di briscola, quanti ori e quanti picche?), criteri e ambaradàn cambia a seconda delle epoche, paesi (saremo mica troppo no global eh?), ecc… ma, giusto, per farvi un esempio, non basta che dopo qualche mese o anno, non si riveli Hannibal Lecter per avere un certificato di sanità. Noi forse saremo lì ad aspettare che metta un piede in fallo, ma è solo perché l’esperienza ci ha messo in guardia (mai troppo). Uno non “sano”, per esempio, è un individuo che prende l’iniziativa, ti chiede di uscire e dopo un breve periodo in cui sembra interessato comincia, inspiegabilmente, a riportarti a casa prima dei suoi amici. “Ciao”, sbattere della portiera e via in sgommata. Nemmeno il coraggio di una dignitosa ritirata. Mah. Pretendiamo troppa maturità? Forse. Oppure uno sano è invece chi, a un certo punto e puntualmente all’improvviso, non comincia a fare osservazioni fuori contesto, “capricci” insensati, trasfigurarsi completamente che Dottor Jeckyll e Mr. Hyde scansati, per smarcarsi. Si lo so, lo che, cari grrr amici che anche voi avreste da raccontare le vostre, che certamente sono lunghe e articolate, ognuno ci mette del suo, ma siccome il punto del giorno era UOMINI SANI… dite che dobbiamo farci aiutare da Newt Scamander? Oppure farsi dare una dritta da Sir David Attenborough, da sempre paladino delle specie in via d’estinzione? Magari Jane Godall che ha dedicato la sua vita allo studio dei primati nostri parenti potrebbe darci un buon consiglio.

Care amiche grrr, quali sono le vostre opinioni sull’argomento?

Marysun

Cosa ne pensano le altre Grrr Girls?

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