September 14, 2020

Categoria: Recensioni

Tempo di lettura: 1 min.

Siamo negli anni 80’ e mentre Cindy Lauper canta Girls just wanna have fun, Betty Broderick (Amanda Peet) è sempre più nei guai. Abbandonata la tormentata vicenda di John Meehan della prima stagione, la serie tv antologica su Netflix, Dirty John, guarda alla vicenda, veramente accaduta, di “uno dei divorzi più incasinati d’America”.

Nella narrazione passato e presente sono scanditi con precisione e raccontano la lenta spirale di odio, rabbia e frustrazione in cui precipita, inesorabilmente, Betty, una donna apparentemente felicemente sposata e realizzata. Il suo universo infatti inizia a sgretolarsi quando scopre il tradimento del marito Dan Broderick (Cristian Slater). Inizialmente pare che Betty stia vivendo il “sogno americano”, lei e il marito sono ricchi, vivono in un’enorme e bellissima casa, lei può permettersi di non lavorare e curare i figli che frequentano le migliori scuole, ma in realtà la situazione non è così idilliaca come sembra e le varie falle nel suo matrimonio si ingrandiscono a vista d’occhio, fino all’esplosione finale.

Dirty John: The Betty Broderick Story propende, secondo me, nettamente per Betty. Non a caso il titolo della serie si rifà al lurido John, truffatore e criminale, ma se nella prima stagione il “mostro” era, appunto, John, in questa abbiamo l’avvocato Dan Broderick, un uomo freddo e calcolatore interpretato da Cristian Slater. Senza svelarvi troppo della trama, Dan fa del gaslight alla moglie, facendole credere di essere stupida, inutile, pazza. E da vera “pazza” Betty si comporta, come potrete verificare anche voi durante le otto puntate. Non so se magari questa serie potrà aiutare qualcuna di voi che vive una situazione simile, certo è che in questa seconda stagione c’è molta carne al fuoco: la violenza psicologica, il tradimento, la dipendenza affettiva ed economica, e molto altro ancora. Dirty John 2 ha un buon ritmo, attori magnifici e da riscoprire e ha il pregio di esplorare “uno dei divorzi più incasinati d’America”. Dategli una chance.

Marysun

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