July 25, 2019

Categoria: Amore e dintorni

Tempo di lettura: 2 min.

Gli abiti lunghi e scollati che frusciano al vento, le borsette sbriluccicose, i sandali con i tacchi alti, ma soprattutto i sorrisi emozionati e i pianti commossi… tutto questo e molto altro sono… le donne ai matrimoni. Vogliamo dirlo? Siamo una meraviglia! Si, mi ci metto dentro anche io nella categoria, anche se di solito ai matrimoni ci vado in tenuta da lavoro: scarpe basse, pantaloni (che altrimenti alla prima foto inginocchiata è di dominio pubblico il colore della mia biancheria), trucco leggero perché sudando poi ho paura mi coli la faccia, concentrazione massima e portamento da soldato in battaglia pronto a tuffarsi in trincea -o a terra- per ottenere l’inquadratura perfetta. Vi osservo, mi perdo nei dettagli delle vostre mise e cerco di catturare tutta quella bellezza ricercata, sognata, perfezionata per mesi prima della data del matrimonio della vostra/o sorella/figlia/amica/collega/nipote. Vi vedo, spesso mi illudo di capirvi, anche dalla mia posizione privilegiata di testimone dallo sguardo oggettivo. Vi conosco, e vorrei riassumere la mia personale esperienza delle Categorie di Donne ai Matrimoni.

La testimone amica d’infanzia

Ha atteso per anni che il suo fidanzato e compagno di vita si dichiarasse in ginocchio con l’anello in mano, ma dopo l’ennesima vacanza meravigliosa on the road in moto con i capelli arruffati a guardare lui che davanti all’orizzonte commenta quant’è-bella-la-libertà-non-mi-sposerò-mai, ha richiuso il sogno a chiave nel cassetto perché in fondo l’importante è volersi bene. Ma quando la sua migliore amica d’infanzia le annuncia l’imminente matrimonio e le chiede di farle da testimone… “dov’è che l’avevo messa la chiave?”. Lei ha aiutato la mamma che ci vede poco a chiudere tutti quegli infiniti bottoncini dell’abito da sposa. E’ sempre presente, ma schiva perché non vuole rubare la scena alla sua amica. E’ lei che siede alla sinistra della sposa, la guarda con gli occhi lucidi per tutta la cerimonia e le sistema il velo o lo strascico come se fosse questione di vita o di morte, e per chi lo calpesta folgorazione immediata a mezzo sguardo letale. Veste di blu o di fucsia, voleva un’acconciatura elegante e complicata fatta dal parrucchiere in tutta calma ma nella foga di seguire i preparativi e esserci-se-la-sposa-ha-bisogno-di-lei ha ripiegato su un semplice, raffinato chignon.

La madre della sposa

Sua figlia si sposa! Occcavolo…si sposaaaaaaa! Fin dalla sera prima è nel panico, ha pulito la casa completamente dieci volte in dieci giorni, ha comprato fiori da disseminare in tutto il giardino, continua a girare come una trottola in cerca di qualcosa che la tenga occupata per non fermarsi a pensare che….la sua piccolina si sposa!! Il processo per decidere il vestito adatto per il matrimonio di sua figlia è stato lungo, circa quanto lo è stato partorirla. Questo è bello ma è troppo scollato, quello è da vecchia, quello non le nasconde abbastanza la pancia, quello ha un colore che la sbatte…alla fine ne ha scelto uno classico ma con un dettaglio originale, che si veda che è la mamma della sposa!

La zia (c’è sempre una zia)
Che sia dello sposo o della sposa è sempre la stessa storia: la zia piange. Senza sosta. Per tutta la cerimonia. E proprio a causa di questo esagerato dispendio di emotività è quella che si stanca più di tutti, per cui dopo la torta è già davanti alle bomboniere che aspetta il/la nipote con un’espressione stremata, nel suo tubino rosa diversamente giovane.

La sorella dello sposo
Il pestifero combinaguai che le pasticciava i quaderni da piccolo ha messo la testa a posto, per cui…festaaaaaaa! Lei è quella che si diverte più di tutti, senza pensieri, tra i mille amici single di suo fratello che sognano di conoscerla fin dall’infanzia e che oggi avranno la loro occasione. Ha un abito corto a fiori e due tacchi altissimi, ma dopo il sesto bicchiere si mette le all-star.

La nuova fidanzata dell’amico dello sposo
Lei che non conosce nessuno, ma per amore di lui lo accompagna e ne approfitta per comprarsi un vestito U-N-I-C-O, prosciugando il conto in banca perché…chissà quando ci ricapita! E’ la più timida tra tutti gli invitati, si sente un pesce fuor d’acqua, ma chiacchiera con una certa maestria del più e del meno con le altre ragazze della compagnia, poi all’aperitivo scorge una faccia famigliare tra i cugini della sposa…è lui! Il temutissimo ex! Ha fatto bene a comprare quel vestito.

La collega di lavoro della sposa

E’ la compagna degli interminabili pomeriggi alla scrivania, quella con cui lamentarsi del capo, probabilmente negli ultimi anni la più vicina in termini di prossimità spaziale e temporale (8 ore al giorno, 5 giorni a settimana). E 8 ore al giorno significa solo…che è LEI, la Santa Donna che ha seguito l’intero processo di organizzazione del matrimonio, giorno dopo giorno dopo giorno, ascoltando i dilemmi esistenziali, i dubbi sul colore del nastro delle bomboniere (rosa antico o rosa cipria?) e le problematiche insormontabili (ma…la cugina Carlotta che è vegana posso metterla allo stesso tavolo dello zio Mario allevatore di maiali?). Lei dovrebbe avere un posto d’onore al tavolo degli sposi ed essere nominata Fata Madrina, invece, dal momento che è SOLO una collega, è relegata nel “tavolo misto” con l’estetista di fiducia, la famiglia di vicini di casa con i marmocchi urlanti, l’ex socio dello sposo rampollo di una casata aristocratica ora reinventato travel-blogger e alla sua morosa influencer di FitTea. La sobrietà nella scelta dell’abito, un modello classico svasato anni 60, è l’unica certezza che le permette di non sprofondare.

Vi vedo, vi fotografo, ma soprattutto vi aspetto quando vi riunite per il lancio del bouquet a fine serata: ancora stupende, anche se un po’ provate dalla giornata intensa (=sfattissime) con l’acconciatura un po’ scesa a forza di ballare, speranzose di essere le più fortunate/veloci/alte per agguantare l’ambito trofeo.

Urlate, vi dimenate, sembrate gall…ehm…meravigliosi cigni che stanno per prendere il volo!
Click-click-click una bella foto d’insieme e…
…3…2…1…un lancio perfetto, magistrale che ti arriva proprio addosso.
Tu che ci avevi rinunciato, ed eri lì solo per dovere.
Perché la testimone non può non partecipare al lancio del bouquet.
Un moto di emozione negli occhi, e un groppo alla gola che immediatamente ricacci giù.
La sposa si avvicina urlando “Losapeeeevoooo!!” e tu vorresti sprofondare, nasconderti, perché il tuo ragazzo è lì che da un momento all’altro può arrivare e travisare…e pensare che…
E infatti, ti senti una mano che ti cinge la vita, ti giri e due occhi, i più dolci di tutti, che ti guardano con una luce strana. Un sorriso e tre parole: SI PUO’ FARE.

Fabiana Zanola

www.fabianazanola.it

Fabiana Z. fotografie&Immagini

Studio Rainbow Wedding

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tel. 348 0467556

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