October 10, 2022

Categoria: Recensioni

Tempo di lettura: 2 min.

Quando ero adolescente, soffrivo tantissimo i dolori mestruali: passavo le notti intere piegata in due dai dolori. Mia mamma mi preparava un decotto con mele, giuggiole e camomilla, o meglio campomilla, come scriveva mia nonna sui sacchetti nei quali venivano raccolte le piccole fascine di camomilla, raccolte dalla stessa nonna. Sinceramente a volte il dolore smetteva di farsi sentire, a volte rimaneva costante. Ma mia mamma non mi dava nulla di chimico. Sono quindi cresciuta con l’idea che chimico è brutto, naturale è buono. Questo mantra mi ha sempre guidato nelle scelte alimentari e nell’acquisto di prodotti per la cura della pelle. Questo mantra mi ha sempre tenuta lontano dai farmaci, finché ho potuto. Poi mi sono imbattuta in Beatrice Mautino, o meglio, la Divagatrice su Instagram: ho cominciato a seguirla dapprima con un po’ di fastidio, perché smontava alcune mie lapidarie certezze, come ad esempio che l’hennè fosse meno dannoso ai capelli di una tinta chimica. Ho quindi acquistato il libro E’ naturale bellezza e mi si è aperto un mondo. Ho capito quanto possa essere pericolosa una sostanza anche se naturale: che la cicuta non facesse bene l’avevo sempre saputo, ma non avevo mai pensato che gli olii essenziali potessero essere talmente pericolosi da portare ginecomastia prepuberale in alcuni bambini, per dirne una. La pubblicità da sempre segue le mode e asseconda le paure delle persone. Ricordate la questione dell’olio di palma? Bene, la Mautino in questo libro mostra come sia diffuso tra le aziende di cosmesi il greenwashing, un’adesione al progetto di salvaguardia del pianeta che è però di forma e non di sostanza.

Attraverso esempi concreti e numerosissimi studi compiuti direttamente dalla Mautino, vengono sbugiardati falsi miti che da una parte sono stati portati avanti da chi, come me, in buona fede pensava di far bene e dall’altra sono stati portati avanti dall’industria cosmetica per vendere di più. “Non testati sugli animali”, scritto sulla confezione, ci fa comprare un prodotto facendoci sentire più animal friendly: leggendo il libro si scopre che la sperimentazione sugli animali è vietata dal 2013 e che quindi tutti i prodotti non sono sperimentati sugli animali. Si scopre che il collagene è solo animale e che quindi chi vende prodotti al collagene vegetale, sta facendo un’operazione di mercato e non di salute. Attraverso pagine non sempre semplicissime, va detto, la Mautino ci conduce attraverso le ultime tendenze per mostrarci attraverso studi scientifici la veridicità delle stesse, mettendo a nudo il re che spesso noi, in buona fede, non vediamo. La mia buona fede è spesso stata dettata da ignoranza: mi sono spesso affidata al concetto “naturale è meglio”, arrivando magari a spendere anche il triplo per un prodotto che non diceva la verità. La mala fede delle grandi aziende o anche piccole, si scopre nel libro, sta nel puntare al green solo per vendere di più, alimentando un atteggiamento consumistico che è il vero danno per l’ambiente. E’ naturale bellezza essere consapevoli di ciò che acquistiamo, mangiamo e ci mettiamo sul viso.

Cindy

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