FRIDA: UN’ARTISTA CHE AMIAMO

January 9, 2020

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Dopo aver inaugurato la nostra rubrica dedicata all’arte con la cara Peggy Guggenheim, eccoci qui a parlare delle donne nell’arte. Bypassando Artemisia Gentileschi di cui, lo ammetto, non so molto, la prima artista donna che mi viene in mente è la mitica Frida Kahlo di cui spero tutte voi, almeno una volta, abbiate sentito parlare. Sì, esiste anche un film chiamato Frida, risalente al 2002, in cui Salma Hayek interpretava l’appassionata pittrice messicana, ma non è della pellicola di cui ci occupiamo oggi (colgo l’occasione per ricordarvi l’imprescindibile appuntamento del lunedì con le nostre rubriche di: arte, cinema e letteratura).

Posso affermare, senza temere di turbare le vostre coscienze, che Frida Kahlo è una pittrice veramente “tosta” che ha lasciato un’impronta molto particolare nel panorama artistico, superando avversità non indifferenti, armata di quello che potremmo definire: il sacro fuoco della pittura. Quando era ancora una ragazzina è stata coinvolta in un terribile incidente (di cui non vi racconterò i particolari perché non siamo su top crime) che l’ha costretta a letto per diversi mesi e l’ha lasciata con gravi conseguenze sul fisico. Da quel lungo periodo trascorso immobilizzata ha saputo trarre i celebri autoritratti che l’hanno consegnata alla storia, quelli in cui i suoi occhi sono sovrastati dalle sopracciglia scure, molto marcate, che si uniscono alla radice del naso. Sicuramente dei ritratti non convenzionali. Durante la Seconda Guerra Mondiale ha sostenuto la Repubblica Spagnola, raccogliendo viveri da mandare al fronte.