June 6, 2022

Categoria: Consigli utili

Tempo di lettura: 2 min.

Si parla sempre del settembre come the new gennaio, cioè l’inizio delle cose, delle attività, della scuola, della palestra, della piscina, di catechismo. I progetti iniziano sempre a settembre. Da gennaio ormai cominciamo solo le diete e i calendari. E l’anno fiscale. Per tutti gli altri ambiti, l’anno inizia a settembre! E necessariamente finisce a giugno. Pensate a tutte le cene alle quali immagino molti di voi state partecipando: la cena di fine anno con i colleghi, la cena della classe della scuola dei figli, la cena di fine corso di pilates. Però a giugno si ha meno la percezione della fine di qualcosa, forse perché è l’anticamera dell’estate, un momento pieno di cose, tutto da creare, da progettare.

Viene Gennaio silenzioso e lieve, un fiume addormentato fra le cui rive giace come neve il mio corpo malato dice Guccini nella Canzone dei mesi parlando di gennaio. Un mese triste per antonomasia. Il blue Monday, il giorno più triste dell’anno solitamente cade nel terzo lunedì di gennaio: è stato provato che nell’emisfero boreale il picco di tristezza a livello generale cada proprio in quel momento. E allora la fine dell’anno diventa un momento topico, dove i festeggiamenti raggiungono il massimo per prepararsi alla chiusura emotiva e fisica dei mesi più freddi. Giugno, no: arriva la fine dell’anno per la maggior parte delle attività, ma la promessa è quella dell’estate, della massima apertura. Citando sempre il mio adorato Guccini: Giugno, che sei maturità dell’anno, di te ringrazio Dio: in un tuo giorno, sotto al sole caldo, ci sono nato io. Oltre a ringraziare Giugno (e mi unisco sentitamente ai ringraziamenti pure io!) per il fatto di avergli dato la vita, ci ricorda anche che è la maturità dell’anno: maturità in tutti i sensi. Maturità, perché è il giro di boa dell’anno solare. Maturità, perché la natura dà i suoi frutti più belli. Maturità, perché è l’inizio dell’estate.

Maturità, per tutti i ragazzi che diventano maturi, diplomandosi. Quindi la fine dell’anno arriva quando inizia il periodo più maturo, che dovrebbe essere anche il periodo dell’ozio, inteso alla latina. Si rallentano tutte le attività e ci si concentra sul tempo, cercando il modo per non sprecarlo, ma per utilizzarlo al meglio. E allora davvero è proprio la vera fine dell’anno: si ricomincia da giugno la progettazione del nuovo anno. Durante i mesi estivi, si scelgono davvero le cose da fare, mentre poi entriamo in un vortice di doveri da compiere. E allora Giugno insegnaci davvero quali siano le priorità, in modo da non arrivarci stanchi e affaticati, in modo che maggio assomigli a settembre!

Cindy

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