December 12, 2019

Categoria: Consigli utili

Tempo di lettura: 2 min.

Dopo la parentesi sull’ultimo successo della Ferrante era naturale che ci concentrassimo sull’ambito letterario. Le statistiche dell’Istat mi pongono tra l’esiguo (sigh) novero dei cosiddetti lettori forti italiani, cioè quelli che leggono almeno 12 libri l’anno, specie rara e sulla quale verte l’improbabile missione di salvare l’editoria nostrana. Sinceramente non mi sento granché salvatrice di alcunché, ma forse è solo l’approssimarsi delle feste più insostenibili dell’anno a farmi vedere il bicchiere mezzo vuoto, per non dire prosciugato.

Quindi, quali sono le condizioni per diventare un buon lettore? Potrei decantarvi la dedizione, l’interesse, la curiosità, ecc… ma ho deciso di essere brutalmente franca: trascorrere infanzia e adolescenza in un posto sperduto, ai tempi in cui non c’erano ancora internet, Netflix, i social, WhatsApp e compagnia bella potrebbe essere un buon punto di partenza. Aggiungete il fatto che l’universo, da minorenne, in termini di autotrasporto, sia alquanto limitato e avrete una buona ricetta o una specie di out out.

E, attualmente, cosa mi trattiene su pagine di carta (o schermo dell’e-reader, non faccio distinzioni) fino a notte fonda?

Anche qui non ho una risposta universale, attualmente sto leggendo Il Cardellino di Donna Tartt, premiata con il Pulitzer nel 1994 per questo romanzo. Sono stata ingolosita dall’annuncio dell’uscita del film e, a dir la verità, sono stata parecchio indecisa se attendere di vederlo in sala per poi gustarmi il malloppone (sono 892 pagine, credo di avere il diritto di chiamarlo un malloppone anche se è molto scorrevole, quindi diciamo, quasi 900 pagine che non si sentono) o viceversa. Alla fine, in un momento di carenza d’ispirazione libresca nonostante la 50ina di volumi che mi attendono intonsi in libreria (esperti mi rassicurano che si tratta di una cifra ancora gestibile e io tendo sempre a dare ragione a chi mi dice che non sono un caso patologico sebbene, con una mano nascosta dietro la schiena stiano per digitare 118) l’ho preso in mano e bè, non l’ho ancora mollato. In questo modo, migrando dal film al libro ho scoperto “tanta bella gente”: Ian McEwan di Espiazione dove compariva (nel film) anche il mio adoratissimo Benedict Cumberbatch (pare che gli autori di Sherlock siano stati colpiti dalla sua riuscitissima e perfidissima interpretazione del viscidone di turno), il favoloso Michael Chabon di cui presto potremo guardare la trasposizione serial televisiva del bellissimo Le Fantastiche Avventure di Kavalier e Clay, mentre con Il Signore degli Anelli, già citato dalla collega blogger Giulia, è stato l’inverso, evidentemente non paga delle consistenti ore trascorse col film (ricordo anche di aver organizzato una maratona cinefila nella Terra di Mezzo con un’amica radunando i dvd delle versioni estese e se avessi trovato la versione interamente in elfico probabilmente avrei visto pure quella) mi sono buttata sulla sorgente degli ultimi amori cinematografici dell’epoca.

Avrete intuito che non possiedo nessuna formula magica o consiglio per spingervi alla lettura, forse solo quello di provare con qualcosa che pensate vi possa interessare per un qualsiasi motivo (vale anche il capello lungo e bisunto di Aragorn e, ora che ci penso: “Aragorn, molla Liv Tyler e scegli me!!”).

E voi grrr amiche, siete lettrici? Vorreste esserlo? Cosa preferite?

Marysun

Cosa ne pensano le altre Grrr Girls?

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