April 29, 2022

Categoria: Recensioni

Tempo di lettura: 2 min.

Terzo capitolo della saga dedicato alle tenere creaturine magiche, Animali fantastici: I segreti di Silente è forse il migliore della sacra triade che ha cercato di riportare tra noi l’affascinante universo potteriano. Al timone ci sono due veterani: David Yates, regista di 4 film tratti dai romanzi di J.K. Rowling e lo sceneggiatore Steve Kloves. Ci troviamo sempre negli anni 20’, poco dopo gli ultimi eventi del lungometraggio precedente (sì, vale la pena rivederlo, se come me l’ultimo ripasso risale a qualche anno fa, perché a meno che non abbiate la memoria di The Good Doctor, ci sarà qualcosa che vi sfuggirà. Però tranquilli, niente che non vi impedisca di godervi il tutto) e il mondo babbano e quello magico sono squassati da eventi oscuri e minacciosi.

Grindelwald (Mads Mikkelsen che ha preso magnificamente il posto di Johnny Depp) e i suoi seguaci, tra cui Credence (Ezra Miller, sì, anche lui al top) vogliono prendere il potere e tramano in tutti i modi possibili e impossibili, mentre i nostri, cioè il team Silente (questo film meriterebbe anche solo per Jude Law e Mikkelsen) arrancano nel tentativo di combattere un nemico che può prevedere le loro mosse. Muovendosi tra l’America, Berlino, Hogwarts e il Buthan, i nostri devono risolvere anche delicate questioni di famiglia rimaste in sospeso, mentre aleggia lo spettro del totalitarismo. Va bene, probabilmente sono nella ristretta minoranza delle persone a cui questo capitolo III è piaciuto o che almeno non l’hanno considerato un film sconclusionato, ma una buona prova che ha corretto un po’ la rotta lasciata dal secondo. A contendersi la scena, oltre al già citato fustone danese (per chi l’avesse scoperto solo ora: guardatevi la serie tv Hannibal, gioia per gli occhi) troviamo Newt Scamander (Eddy Redmayne) alla cui abili movenze dobbiamo la scena forse più divertente, e Silente, appunto.

Mentre Newt patisce la lontananza di Tina e la scarsa fiducia del fratello Theseus, il nostro Albus ha finalmente l’episodio spot che attendevamo da settordici libri e quattordici film. In questo tuffo nel passato viene infatti approfondita la relazione giovanile del nostro con Grindelwald, con cui ha incautamente stretto un patto di sangue. E sì, insomma, il Silente di Jude Law non ha ancora tutta la saggezza del futuro, ma sicuramente condivide con il futuro sé l’acume che gli palesa davanti agli occhi tutti i suoi errori e se si è una persona un po’ sensibile come lui, non si può fare a meno di pentirsene amaramente e magari anche fustigarsi un po’. Ma non vogliamo svelarvi tutti i suoi tormenti, né come andranno le elezioni nel mondo magico e tutti i poteri di un Qilin, un tenero cucciolino che sembra il parente di Bambi. Pronti a varcare di nuovo quella soglia magica del binario 9 e ¾?

Marysun

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