March 4, 2022

Categoria: Recensioni

Tempo di lettura: 1 min.

Il visionario mondo di Louis Wain è un biopic dedicato all’incredibile esistenza dell’omonimo pittore britannico che amava realizzare gatti antropomorfizzati e il cui talento però, vi avvertiamo subito giusto per essere chiari, non l’ha preservato da un’eguale sequela di sventure e difficoltà. Già, perché in questo universo di fine Ottocentesco, inizio Novecento, il bizzarro Wain (Benedict Cumberbatch, vi devo dire altro per convincervi a recuperare TUTTA la sua filmografia?), inesorabilmente attratto dai vari usi dell’energia elettrica, diventa illustratore un po’ per caso, un po’ per necessità, di un giornale inglese.

Tartassato dalla sua ingombrante famiglia, formata da una madre e da tante sorelle alla disperata ricerca di un marito (ricordate l’ambientazione storica, vi prego) Louis si innamora dell’istitutrice delle sorelline (Claire Foy) e cerca di costruire con lei un’esistenza finalmente serena con tanti teneri gattini di contorno (l’adorabile Peter su tutti). Sappiate però che al simpatico ed eccentrico Wain non viene risparmiato niente, malattie, sfortune, ecc… Se pensate però che questo sia il solito film genio e sregolatezza bè vi devo dire ni, perché il tema è questo, ma la regia fa di tutto per farci entrare nella testa del pittore e quindi giù di colori kitsch e altre trovate per suggerirci i suoi mutevoli stati d’animo.

Per cui sì, alla fine, preparate i fazzoletti ma godetevi anche il viaggio, perché si tratta comunque di una vita appassionante che vi farà scoprire un autore di cui magari prima non conoscevate nulla. Oh e poi i suoi gattini sono davvero buffi e teneri da morire. E Infine, naturalmente, Benedict Cumberbatch coi baffoni è uno spettacolo!

Marysun

Condividi l'articolo con i tuoi amici

Exclusive Content

Be Part Of Our Exclusive Community