January 18, 2021

Categoria: Recensioni

Tempo di lettura: 2 min.

Venerdì 15 gennaio, sulla piattaforma in streaming Disney+, è arrivata WandaVision, la nuova serie Marvel che inaugura la fase 4.

Fase 4? No, non stiamo parlando del becero virus che ci rompe le biiip da quasi un anno, ma del ciclo di film e ora di serie tv sfornate dall’universo Marvel e dedicati ai nostri eroi preferiti. La fase 3 si è conclusa con… no, meglio non ricordarlo perché la mia amica Giulia della rubrica rosa potrebbe affogare di nuovo in una valle di lacrime, considerando la fine del suo eroe preferito.

A ogni modo, la Disney ci ha graziati e regalato una prima gioia in questo 2021 irto di incognite. Breve recap per chi non si fosse ancora sintonizzato sull’universo Marvel (guai a voi, correte subito a recuperare tutti i film o incapperete nella mia ira, che potrebbe essere più devastante di Thanos!!!): nei film Wanda (Elisabeth Olsen) è una giovane profuga Sokoviana (vabbè, una cosa del genere) detta anche la strega rossa, perché ha il potere di controllare la mente delle persone, di far levitare sè stessa e gli oggetti e tante altre simpatiche cose. Insomma, è potentissima. Di film in film Wanda si è innamorata di Visione, una specie di Dio cibernetico che custodiva una delle gemme dell’infinito (è un po’ complicato, guardatevi i film).

Alla fine delle 3 fasi, seguitemi, vi prego, Wanda era ancora la Strega rossa, mentre Visione era andato in tanti minuscoli pezzi. Sipario. La serie Disney invece ci catapulta in una specie di sinistra sit-com (per tutti quelli antisgamo che vedono indizi ovunque) in bianco e nero in cui Wanda è una mogliettina tutta casa e cucina e Visione (ha il volto di Paul Bettany, quindi slurp, come chi è Paul Bettany???!! Oltre ad essere il marito Jennifer Connelly, incontrata sul set di A Beautiful Mind, l’avete visto in Codice da Vinci e per i palati più raffinati anche in Unabomber, prima stagione??) un impiegato in una bizzarra ditta che non si sa bene cosa faccia.

I due vivono in un classico sobborgo americano anni 50-60 dove stanno cercando di ingraziarsi i vicini e non apparire troppo fuori posto. Ma, insomma, se una fa levitare le pentole e l’altro ogni tanto mette piede sulla soglia di casa in versione cybernetica, qualche problemuccio ce l’hanno. WandaVision si presenta quindi come una serie leggera, dove però le risatine tipiche della sit –com contribuiscono a creare un clima ancor più straniante, in attesa che accada qualcosa di catastrofico. Noi spettatori assistiamo a tutto il teatrino, ma vorremmo catapultarci dentro lo schermo e shakerare per bene Wanda e farla rinsavire, oppure stringere per bene qualche bullone nella testa di Visione. La serie cita Sabrina Vita da Strega e ci manca poco che Wanda, in pigiama, si metta a dar calci alle coperte dicendo: “che noia che barba, che barba che noia”. Insomma, siamo lì.

Qualcosa però, l’avrete capito, bolle in pentola… e noi speriamo di scoprirlo presto visto che finora la Disney ha rilasciato solo due episodi. Kevin Feige, super mega produttore Marvel, sostiene che WandaVision farà da ponte con il mio adorato Doctor Strange (il film, interpretato da Benedict Cumberbatch) in the Multiverse of Madness. Voi l’avete già vista?

Marysun

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