February 11, 2022

Categoria: Recensioni

Tempo di lettura: 1 min.

Ormai è partita la corsa all’Oscar, anche in quest’annata un po’ di magra, cinematograficamente parlando, e si dà il caso che La fiera delle illusioni di Guillermo Del Toro (sì, quello di La forma dell’acqua) sia candidato a ben 4 statuette, tra cui quello per miglior film. La vostra Marysun, armata di mascherina ffp2, ha sfidato i non più gelidi climi invernali per assaporare la gioia di vedere Bradley Cooper come… ma no, ripartiamo dall’inizio.

Bradley Cooper in questo film tratto dal libro di William Lindsay Gresham interpreta il malandrino Stanton Carlisle, a cui madre natura ha dato un bel visino e un’ottima parlantina, doti che all’epoca della Grande Depressione forse potevano darti qualche chance in più. A ogni modo Bradley si unisce a un circo dove trova l’amore corrisposto dalla dolce Molly (Rooney Mara) e le lezioni gratis di mentalismo di Pete il beone di turno. Una volta carpiti i segreti di Pete, Bradley si fionda nel mondo con Molly, senza farsi tanti scrupoli a ingannare il prossimo con i suoi giochetti mentali. Si dà il caso, però, che a un certo punto agguanti l’osso più grande della, sì insomma avete capito e allora se al suo fianco c’è una strizzacervelli più incasinata dei suoi pazienti (Cate Blanchett), che cosa mai potrà accadere di male?

Sicuramente questa è una pellicola che strizza l’occhio a tutto il filone che comprende l’ambientazione in circhi e altre amenità, ma questa fiera non è esattamente come quella incontrata dal protagonista di Big Fish, ma un luogo oscuro e pericoloso, dove non ci si fa tanti scrupoli a sfruttare il prossimo per proprio tornaconto. Eh insomma, l’animo già traviato di Stanton/Bradley non è che ne tragga grande giovamento e il passato di miseria e desolazione lo giustifica fino a un certo punto. Si tratta di un film volutamente cupo e il cui lento sviluppo sottolinea ancora di più l’ineluttabilità del destino dei protagonisti. Tra intrighi, truffe e fantasmi del passato disvelati sul lettino della psicanalista psicolabile, anche questo è un film da prendere un po’ con le pinze, diciamo consigliato a tutti gli innamorati di Del Toro che non possono perdersi nemmeno un film del regista messicano. Ah, una curiosità. Nel film del 1947 tratto dallo stesso libro, il ruolo di Brad era interpretato dall’attore Tyrone Power, il padre di Romina.

Marysun

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