April 6, 2020

Categoria: Recensioni

Tempo di lettura: 2 min.

Signore e signorine mie, ecco a voi il top di gamma della Old Disney pro maschilismo, la fabbrica h24 di donne monocellulari, inconsapevoli, colf, morte o maligne: la bella addormentata nel bosco.

Un minuto di silenzio.

Walt, non ce l’abbiamo con te, sei figlio dei tuoi tempi come noi, ora, siamo figlie dei nostri, quindi permettici di fare a pezzi la tua fiaba pregna di icone femminili talmente… così… beh, partiamo dal titolo che di cose ne antifona parecchie. Bella è bella, ma non balla. Se la dorme beatamente. E poi, una ragazza dabbene, che fa nel bosco? Scappa? Incontra loschi figuri? Qualcuno potrebbe pensare che, se fosse stata a casa sua, dormirebbe in un comodo letto, o sarebbe sveglia a ramazzare e a cantare. Ma non partiamo prevenute. Leggiamo la fiaba e scopriamo che fa la bella nel bosco e come mai dorme.

TRAMA. La principessa Aurora nasce portando amore e gioia nel cuore dei suoi reali genitori, che invitano tutto il regno al battesimo tranne, mortacci loro, Malefica (che poi verrebbe da pensare che la lista degli invitati l’ha fatta la regina). Questa terribile cattiva donna, dal nome abbastanza didascalico, se la prende un pochino troppo, scatenando sulla piccola Aurora una maledizione: “Prima che il sole tramonti sul suo sedicesimo compleanno, ella si pungerà il dito con il fuso di un arcolaio e morirà!”. Ostrega. I genitori allora, sperando di salvarla, la affidano alle fatine Flora, Fauna e Serenella, intervenute al battesimo per offrire alla piccola dei doni: Flora le regala la bellezza, Fauna il canto e Serenella, interrotta da Malefica, cerca di usare l’ultimo dono per mutare la maledizione da morte a sonno profondo. Intanto si cerca di eliminare dal regno tutti gli arcolai. Aurora cresce bella e canterina nascosta nel bosco con le fate, che, per evitare di attirare l’attenzione, rinunciano alla magia e vivono come tre eccentriche contadinotte. Il giorno del suo sedicesimo compleanno, le fate la invitano caldamente a uscire con la scusa di cercare bacche per la torta, in modo da poterle preparare una festa a sorpresa. Lei che fa? Canta. E attira l’attenzione del principe Filippo, mentre le tre fate distruggono casa a suon di litigi e torte flosce. Un allegro gruppo di disadattati. Le tre, allora, ricorrono alla magia per rimettere a posto i danni della loro folle prova culinaria, e… il corvo di Malefica le vede e le sputtana con la riferisce alla cattivissima. A quel punto, va a farsi benedire anche la trama. Le fate scoprono che lei ha trovato l’amore nel bosco, e la riportano a palazzo, dove i suoi stanno preparando una festa da urlo. Ma loro allora che stavano facendo?! Mah. Arriviamo al clou dell’azione: Malefica attira Aurora in un punto del castello dove si trova un arcolaio (li avevate buttati tutti, eh?) e lei si punge, cadendo addormentata. Le fate decidono allora di far dormire tutti con un sortilegio, mentre loro vanno a liberare il principe Filippo, che nel frattempo era stato imprigionato da quell’inquieta di Malefica. Fanno dei doni anche a lui, queste generose fate, ma a lui niente doni fondamentali come canto e bellezza, bensì la Spada della Verità e lo Scudo della Virtù. Ovviamente lui fa il mazzo a Malefica e poi bacia la bella addormentata (che giace in una torre, non nel bosco, e quindi vedete che volevano farla apparire una poco di buono?!) con la potenza del suo amore puro. Ella si sveglia… e vissero tutti felici e contenti. FINE.

La vogliamo fare un’analisi veloce delle figure femminili della fiaba? Facciamola, su.

  • Malefica: cattivissima e permalosa forte. Non ti invitano a un evento e che fai? Lanci una maledizione mortale? Del resto, sei donna, non ci aspettavamo niente di diverso dal simbolo del maaaaleeeee.
  • Flora, Fauna, Serenella. Bene bene. Doni fatti: bellezza e canto. Ma stiamo dando i numeri? Se poi cresce rincoglionita, fa niente, tanto c’ha un bel faccino e un principe se la piglia sicuro, oppure si ricicla come soprammobile. Altrimenti la mandiamo a fare un musical da qualche parte e siamo a posto. Grazie al cielo arriva Malefica a modificare il dono di Serenella, altrimenti che faceva? Regalava un metabolismo veloce? Peraltro queste non riescono a fare una torta e un vestito senza dover riprendere in mano le bacchette. Eccellenti. Quanto meno donano al principe le armi per sconfiggere Malefica. Sicuramente un errore involontario. O un nuovo modo per dire che non sono in grado di sconfiggere la cattiva seppur dotate di magia? Date tutto a Filippo, va, imbesuite.
  • Aurora: bella e canterina. Leggermente incline al sonno, ma non per colpa sua, le scagliano maledizioni e contro maledizioni a ogni ricorrenza speciale. Lasciamola dormire, tanto ci pensa il testosteronico principe Filippo a toglierle le castagne dal fuoco.
  • Regina madre: incredibile, è viva. Di solito tutte le madri delle protagoniste fanno una brutta fine. E’ viva, ma abbastanza inutile, quindi è come se fosse morta. E ti pareva.

Nel nuovo millennio diamo a Disney quel che è di Disney: qualcuno ai piani alti si accorge del becero maschilismo della fiaba e creano Maleficent, che è sempre abbastanza cattiva, permalosa e rancorosa, ma almeno ha un motivo… SPOILER ALERT. Il re padre di Aurora le gioca un brutto tiro e lei tenta di vendicarsi colpendo l’erede come da trama fiabesca, erede che, incredibilmente, non passa il suo tempo a cantare per i boschi, ma scova Malefica e instaura un rapporto di… amore. La cattiva, pentendosi del suo comportamento, tenta di cancellare la sua stessa maledizione, ma non ci riesce. Come predetto, Aurora si punge con il fuso e cade vittima del sortilegio, ma non viene ridestata dal bel principe, bensì proprio da Malefica, trasformando il potente e salvifico “bacio del vero amore” nell’amore di una madre per una figlia, il rapporto che lega le due protagoniste di questa dolce rivisitazione. Le fate sono sempre imbesuite. Come dicevo nel precedente articolo, pace fatta con la Disney. Ora aspettiamo lo spin-off sulla vita delle tre fate e sull’incidente che assolve il loro rincoglionimento.

Giulia

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