November 7, 2022

Categoria: Recensioni

Tempo di lettura: 2 min.

«Ogni tanto fa bene anche restare senza fare nulla. Possiamo riscoprire così il valore morale dell’attesa…»

Se una mattina d’inverno un viaggiatore, mh no, scusatemi.. se una mattina d’inverno un gruppo di persone volesse andare a Capri, ma il maltempo glielo impedisse? Un modo piacevole per trascorrere l’attesa aspettando che smetta di piovere potrebbe essere svolgere delle parole crociate coinvolgendo anche gli altri viaggiatori accumunati dalla stessa sfiga del maltempo che impedisce ai traghetti di salpare. Oppure provare a conoscersi raccontando di sé, seguendo un tema particolare come novelli Boccaccio nel Decameron oppure dando spazio alle associazioni mentali, raccontandosi in modo che i racconti degli uni riecheggino in quelli degli altri, arricchendosi quasi come fossero un’unica narrazione.

Capita infatti, o meglio forse capitava più spesso prima dell’avvento dei telefonini, che quando ci si ritrovava a dover trascorrere del tempo in un viaggio in treno o in una sala d’aspetto, o in coda ala posta, ci si cominciasse a raccontare cose che neanche agli amici più cari avremmo mai confidato. Il romanzo si snoda sui temi principali dei racconti dei turisti in attesa dell’aliscafo per Capri, identificati non con i loro nomi propri, ma con il loro ruolo lavorativo o sociale, così abbiamo La Pianista, la Blogger, il Poliziotto, la Scrittrice, la Poetessa, il Montanaro, il Laureato e via così, venti protagonisti di altrettante storie che costituiscono altrettanti capitoli del romanzo.

L’altro tema dominante è quello dell’attesa, che solo chi ha letto o visto a teatro potrà identificare in quel Godot, del dramma di Samuel Beckett. Il finale rivela il senso del racconto, racchiuso anche stavolta in quell’orchidea che accompagna la protagonista. Riusciranno i nostri eroi a raggiungere Capri? Forse che il senso del viaggio non sta banalmente nel raggiungere la meta, ma in quel tutto che sta in mezzo? Francesca Belussi attraversa questi temi utilizzando una scrittura chiara e incisiva, mai banale. Un romanzo che prende e che ti porta attraverso situazioni che paiono lontanissime, ma che si assomigliano come possono assomigliarsi le grandi emozioni che governano le nostre vite.

Cindy

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