October 4, 2023

Categoria: Recensioni

Tempo di lettura: 4 min.

Dite la verità, e mi rivolgo ai fan del Signore deli Anelli e di Game of Thrones), quanto vi manca piazzarvi sul divano e godervi una bella saga fantasy? Intendo fatta alla “vecchia maniera”? Io non sono un fan accanito del genere, ma lo stile dark con cui le case di produzione si sono approcciate negli ultimi anni al filone condito da draghi e stregoni non mi è dispiaciuto affatto, anzi. Essere spettatore degli episodi sanguinolenti e cupi di Game Of Thrones e The Witcher mi ha divertito parecchio, e sapere di avere sempre a disposizione qualcosa di questo tipo da godermi pian pianino è, per me, come il lusso di potersi bere il tè alle 5 del pomeriggio, mettiamola così. Così mi siedo sul mio ipotetico divano, avvicino la mia tazza di tè appoggiata sul tavolino, bagno il primo biscottino al burro, e comincio a parlarvi de La Ruota del tempo, un serie fantasy ispirata ai romanzi di Robert Jordan (che non ho letto) e su cui Amazon ha puntato subito tantissimo. Io onestamente mi ci sono approcciato (anche) perché sono un grande fan di Rosamund Pike, l’attrice che interpreta la protagonista. Ma, come sempre, andiamo per gradi.

TRAMA: Nell’universo de La Ruota del tempo esiste una figura mitologica, conosciuto come la “reincarnazione del Drago”, una sorta di divinità che può decidere le sorti del mondo e a cui viene data la responsabilità di distruggere o salvare ogni cosa. L’antagonista è rappresentato da un Oscuro signore che vuole influenzare negativamente la scelta del “prescelto”, bloccando così un ciclo infinito di eventi che rappresentano, appunto, la Ruota del tempo. A ostacolare le azioni dell’Oscuro Signore c’è la fazione delle Aes Sedai, gilda di maghe le quali sono le uniche ad avere la possibilità di padroneggiare la magia, dato che agli uomini, l’uso di tale arte, provoca pazzia. Magia e profezie saranno i mezzi utilizzati dalla protagonista, Moiraine Damodred (Rosamunde Pike) per trovare il Drago rinato prima che cada nelle mani dell’Oscuro Signore.

COSA MI HA COLPITO: Quando ho cominciato a sentir parlare di questa saga (e ripeto, non sapendo nulla dei romanzi), ho pensato che Amazon volesse rincorrere la moda del dark fantasy e invece no, ecco il perché del mio titolo. La Ruota del tempo è stata scelta per chi ha davvero amato Il signore degli anelli perché è un Fantasy più “pulito”, più “puro” con qualche aspetto dark sì, ma con lo stesso stile del racconto Tolkieniano. La saga di Jordan possiamo dire che è per tutti, la si può guardare davvero con tutta la famiglia, mentre gli episodi de Il Trono di Spade nascondevano una scena pericolosa dietro ogni angolo, buttando all’improvviso una morte violenta, caratteristica che le ha dato il pregio di avvicinare anche i neofiti del genere. La Ruota del tempo invece richiede più pazienza e sembra voler coccolare chi ha già visto (o letto) molte cose di questo tipo, quindi propone, personaggi, dialoghi e scene fantasy con un ritmo più lento e ponderato (soprattutto nella prima stagione).

PERCHE’ NON DOVRESTE GUARDARE LA RUOTA DEL TEMPO: Perché sembra non partire mai davvero. Ecco la mia prima risposta. Da qualche parte ho letto che uno dei problemi di questa serie è stato il basso budget, ed è chiaro che in una serie fantasy se non ci sono i soldi necessari per rendere credibili ambientazione, costumi e tutto ciò che è irreale (creature, make-up, trucchi prostetici e quant’altro) il prodotto ne risente tantissimo, ma oltre a questo ho come avuto la sensazione che la prima serie sia stato un’enorme prefazione, una lunga presentazione di personaggi e luoghi per poi terminare in un plot twist finale abbastanza interessante da far venire voglia di andare avanti. Ma non abbastanza. Inoltre spesso ho percepito il sapore di quelle serie tv degli anni ‘90 come Xena, Hercules e un pizzico di Merlin, giusto per andare un po’ più avanti con gli anni, e non vi nascondo che durante alcuni episodi la palpebra mi è caduta. Cosa significa: che la serie si lascia vedere, che il tutto è impacchettato bene, seppure i soldi sono pochi, ma non dovete aspettarvi grandi cose.

PERCHE’DOVRESTE GUARDARE LA RUOTA DEL TEMPO: Perché in questo prodotto c’è tanto cuore e passione da parte della produzione. E’ come se fosse tangibile fin da subito il desiderio di puntare, almeno in futuro, molto più in alto. Perché La ruota del tempo si rivolge agli appassionati del fantasy puro, certo, vi viene richiesto un enorme sforzo di “fantasia” e, vi avviso, o vi sta bene così, o lasciate perdere, ma la storia è bella, e la figura delle Aes Sedai è qualcosa di diverso, che vi spinge a volerne sapere di più, soprattutto sulla loro origine. E poi c’è lei, la protagonista, una meravigliosa Rosamund Pike, che mette in scena una una Moiraine Damodred perfetta, non nego che quando c’è lei in scena la serie sembra acquistare un taglio cinematografico portando tutta la responsabilità sulle magiche spalle dell’interprete inglese, compito che porta avanti magnificamente. Volete un altro motivo? Perché finalmente, e nonostante il basso budget, quando ci sono scene di lotta, battaglie o duelli, si capisce cosa sta accadendo su schermo, il che, se andiamo ad analizzare anche molti film, non è cosa da poco.

CONCLUSIONI E VOTO FINALE:

Se sentite la mancanza di storie in stile Tolkien, amate i giochi di ruolo e desiderate gettarvi in un mondo magico dal background colmo di sorprese, unitevi al gruppo di personaggi che nella prima stagione de La ruota del tempo, vi vengono presentati molto bene. Dovete però lasciarvi alle spalle le atmosfere cupe ed estremamente violente delle produzioni fantasy degli ultimi anni. È chiaro che se ne volete sapere di più dovete immergervi nella lettura dei romanzi omonimi, perché la serie schiaccia l’acceleratore su molti eventi, ma ogni episodio vi regalerà piccole sorprese spingendovi ad andare avanti nella visione. Quindi, armatevi delle vostre arti magiche e partite per il piccolo villaggio da cui inizia la storia… chi lo sa, alla fine potrebbe anche venirvi voglia di tirare fuori dalla cantina i vostri dadi da D&D impolverati.

Alfonso Mr. Bufo

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