November 21, 2022

Categoria: Recensioni

Tempo di lettura: 3 min.

Chi mi conosce lo sa: io non sono una grande amante delle pulizie domestiche e quasi sempre delego a farle il mio caro maritino, che invece ha un debole per aspirapolveri e stracci.

Ciò di cui mi occupo, invece, è la spesa: sono estremamente attenta a ciò che acquisto, sia sugli alimentari, prediligendo prodotti a km 0, biologici e di aziende equo e solidali, sia sui detersivi, valutando l’acquisto non sull’efficacia dell’azione pulente del prodotto, ma tendenzialmente sul suo impatto sull’ambiente sia in termini di sostanza che di recipiente che lo contenga. Per me la parola Green, Bio, Natural sono specchietti delle allodole sulle quali mi fiondo, senza alcuna capacità critica: del resto che ne capisco io di sostanze chimiche? Mi fido molto delle aziende produttrici: se scrivono Non danneggia l’ambiente o Prodotto con sostanze naturali, perché non dovrebbe esser vero? Sono arrivata a spendere anche cifre notevoli nell’acquisto di detersivi che impattassero il meno possibile sull’ambiente. Poi, un giorno su Instagram, mi imbatto in Dario Bressanini, docente di Chimica presso il Dipartimento di Scienza e Alta Tecnologia dell’Università dell’Insubria di Como.  E mi si apre un mondo: un mondo fatto di sostanze chimiche che hanno delle proprietà specifiche, di bufale tramandate per secoli, come quella dell’azione disinfettante del bicarbonato (mamme in attesa, sappiate che lavare la verdura con il bicarbonato o con l’amuchina non vi allontana dal rischio di contrarre la toxoplasmosi) o di miti universalmente diffusi sul potere dell’aceto.

Grandissime energie vengono spese da Bressanini per mostrare i meccanismi della pubblicità ingannevole, che fanno del greenwashing il loro modo di attrarre clienti. Mi sono scoperta ignorante, profondamente ignorante, ma soprattutto ingenua, nello spendere anche tanto denaro alla rincora del detersivo migliore con poco impatto sull’ambiente. Ho acquistato questo libro, dopo aver seguito da più di un anno il prof. Bressanini su Instagram: è un manuale costruito davvero bene dove accanto a nozioni basilari di chimica si affronta il tema dei prodotti della detersione da un punto di vista ambientale (per essere sicuri di impattare il meno possibile, bisogna acquistare detersivi che abbiano il marchio Ecolabel, agenzia europea preposta al controllo sul rispetto di tutta una serie di requisiti che rendono il prodotto meno inquinante possibile. Ho scoperto che tale marchio c’è su detersivi con costi assolutamente abbordabili); da un punto di vista della loro funzione (diverso è pulire, altro è disinfettare, altro ancora è igienizzare, altro detergere e atro ancora sanificare) e ovviamente da un punto di vista chimico, partendo dalla distinzione fondamentale nella chimica tra acido e basico.

Un intero capitolo è dedicato alla candeggina, un mio amore di gioventù ora abbandonato da anni, ma che rimane nel mio cuore: la candeggina però ha davvero poche funzioni, sicuramente non tutte quelle che mia madre le attribuisce, fondamentalmente smacchia solo dai tessuti bianchi che lo permettono. Nel manuale vengono affrontate anche le questioni relative al risparmio energetico e all’organizzazione domestica in modo da ottenere il massimo risultato, con il minimo sforzo (energetico e ambientale). Dopo la lettura o la consultazione di questo manuale, dopo essermi data dell’ignorante e dell’ingenuotta, mi è presa una voglia incredibile di… no, di far le pulizie MAI!! Ma di riprendere in mano un manuale di chimica..

Cindy

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