December 15, 2021

Categoria: Recensioni

Tempo di lettura: 2 min.

eh beh. Qui la scelta del libro da recensire era talmente facile, che mi pare di sentire in sottofondo “bonsci bonsci bo bo bo pappapara”. Lo sapete che io e gli altri scrittori della… no, scusate, che gli scrittori della Words Edizioni e io (molto meglio) abbiamo unito le nostre forze per combattere il male con un’antologia natalizia? Tipo gli Avengers. O la Justice League. E abbiamo preso per il collo lo spirito del Natale! Delicatamente, ci mancherebbe. E lo sapete che potete trovarla su Amazon da una settimana? NO??? Sappiatelo, dai, che l’antologia si lega a una causa che ci permette di essere buoni insieme, scrittori e lettori, e donare il ricavato in beneficenza.

Ecco a voi Let it be Christmas, di cui vi lascio il link. Lo devo fare. Acquistatela e diventate anche voi parte integrante della ONLUS che sostiene l’iniziativa “Nipoti di Babbo Natale”, per aiutare i volontari e gli operatori che si prendono cura degli anziani nelle case di riposo di tutta Italia.

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TRAMA FINTA

Mmm. Vado generica, scusate. Si tratta infatti di una raccolta di 17 meravigliosi racconti, originali, piccole indipendenti stelle del firmamento natalizio oppure costellazioni legate ai romanzi precedenti, di generi, origini, ambientazioni e penne diversi, stretti nell’abbraccio della magia natalizia. Tutto avviene infatti in quel tempo sospeso conosciuto come “Natale”, dentro il quale non si muovono lancette ma miracoli, e il naso non sente profumi ma ricordi. Voliamo dai presepi viventi alla prima guerra mondiale, dalla metamorfosi animale alla neve dello Yukon, da un tuffo in un walkman alla violenza sulle donne, dal bizzarro Natale delle creature magiche a quello del vischio dell’Ottocento, planando leggeri sulla testa di nuovi amori, coppie consolidate, alberi “ingrifati”, cadaveri che penzolano dai ponti e ballerine che escono da ritratti famosi. Un giro del mondo in 17 racconti.

FINE TRAMA FINTA

Insomma, non vi piace ridere? Trovate gli omicidi. Non vi piace il sangue? Trovate finali lieti. Non vi piace la neve? Trovate fritture napoletane. Nella raccolta regna una luminosa schizofrenia letteraria capace di catapultarvi da un posto all’altro dello spazio tempo natalizio, sussurrandovi all’orecchio, a ogni pagina letta e a ogni parola immagazzinata, che Babbo Natale esiste. Magari non si veste di rosso, magari non si riconosce dalla barba bianca o dallo stivale nero, magari nemmeno si vede. Ma si sente in ogni angolo del corpo quando arriva dicembre e ci prende quella strana voglia di ammorbidire ritmi e parole. Che sia come l’interruttore di una luce? A novembre era spento, adesso ogni cosa dentro e fuori di noi brilla (girano comunque le palline di Natale se ci arrabbiamo, ma in modo brillante). Nasce prima il Natale o la luce intermittente? Sono dubbi che mi attanagliano parecchio.

Ora, non capisco come sia possibile che questa sia la mia prima raccolta di generi e autori diversi. Sono arrivata al massimo al poker di racconti di Stephen King e alla raccolta di avventure gialle del Poirot di Agatha Christie… ma come mai?? Io sono sempre stata una da CD di Sanremo e Festivalbar, dove Elodie e Giusy Ferreri ti convivono nello stesso habitat di Zarrillo e Ron. Per dire, eh. Che poi sarebbe un po’ come mangiare all’all you can eat. Lo ordini tutto, il menu, e ti levi la voglia foderando il tavolo di piatti e gustando con mugolii regolari ogni minima variazione aromatica e cromatica. I camerieri non sanno più dove appoggiare le portate. Ma la vostra beatitudine non si misura con i centimetri di un tavolo, ma con il numero associato al piatto nel menu.

Quindi il consiglio legato all’antologia natalizia di oggi non potrebbe essere che: date i numeri. Tra l’altro la tombola fa parte della tradizione ludica natalizia, giusto? Noi in famiglia siamo fermi a Uno, ma son sempre numeri. Lasciate che tutti i numeri, i generi, i colori, i sapori, i luoghi e i tempi vengano a farvi una visita, alla facciaccia dei tre spiriti del Natale. Siamo gente che si ferma solo al passato, presente e futuro? Noi vogliamo anche lo spirito del thriller. Lo spirito del contemporary romance. Lo spirito del fantasy. Quello del bromance, della narrativa, della commedia romantica. Lo spirito del “giuro che adesso la smetto”. Buona lettura!

Giulia

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