February 20, 2020

Categoria: Amore e dintorni

Tempo di lettura: 1 min.

Scrivere di magia il 20/02/2020 non può essere un caso: i numeri si chiamano! Il 2 richiama poi la coppia e quindi le stelle ci impongono di parlare di quanto l’amore sia legato al destino in una giornata formata da ben 6  2, che poi se moltiplichi 6 per 2, viene 12 e 1+2 fa 3, numero magico per eccellenza.. insomma, i numeri mi sono sempre piaciuti, anche se un mio amico mi diceva che posso fare uscire i numeri che voglio a seconda che si moltiplichi o si divida in un determinato modo, ma noi non ci crediamo, vero?

Le storie dei destini incrociati mi hanno sempre appassionato, a partire da quello di Edipo, il più famoso: destinato ad uccidere il padre e a sposare la madre, viene allontanato da casa per impedire che il destino si realizzi e invece involontariamente investirà il padre, libererà Tebe e sposerà la regina di Tebe, senza sapere che lei è sua madre. Quando scoprirà la verità, non potrà fare altro che accecarsi per non vedere il suo destino tragicamente compiuto.

Nella mitologia greca si pensava che il destino degli uomini fosse “legato ad un filo”, con le tre Moire che tessevano e recidevano il filo/destino degli uomini, spesso in modo un po’ capriccioso, come il destino stesso, che ti fa compiere scelte apparentemente prive di senso, ma sensate per il Fato. Il povero soldato della canzone Samarcanda di Vecchioni  non avrebbe voluto mai andare a Samarcanda, ci va solo perché una “nera signora lo guardava con occhi cattivi” nel villaggio lontano centinaia di chilometri da Samarcanda, dove festaggiava la fine della guerra.  Capiamo sul finale che la nera signora altri non era che la Morte, che lo aspettava a Samarcanda e si interrogava su cosa ci facesse il soldato in quell’altro villaggio, dato che aveva un appuntamento con lei a Samarcanda in quel giorno e a quell’ora, come a dire che al destino non si sfugge.

E’ curioso che il destino legato all’amore sia rappresentato da un filo rosso anche per i giapponesi, secondo i quali ogni uomo e ogni donna nasce con un filo rosso invisibile legato al mignolo del piede da un capo e dall’altro capo alla persona alla quale tu sei destinato. Il filo è indistruttibile e aggrovigliato: quindi più nodi riesci a sciogliere e più ti avvicini alla persona destinata. Del resto anche Venditti ci ricorda che i grandi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. Amori indivisibili. Indissolubili. Inseparabili. Provate a pensare al filo che vi lega ad un altro, che magari non avete ancora scoperto. E allora ecco che ci tocca interrogare le stelle per capire se siamo sulla buona strada, oppure provare a cercare nella nostra quotidianità dei segni che ci dicano che la metà della nostra mela è stata trovata. Sperando che la mela alla quale eravamo destinati non sia quella bacata.

Cindy

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