May 18, 2022

Categoria: Recensioni

Tempo di lettura: 3 min.

Due giorni fa stavo per imbastire la cena (che, nel mio caso, significa scannerizzare il frigorifero per trovare residui commestibili) quand’ecco che arriva la sorpresa: mail di Miss Black con libro in anteprima. Io corro a chiudermi in bagno a leggere, marito e figlie si mettono a brucare l’erba. Il mio ideale di serata in famiglia!

Sono lieta di recensire la novella Mai sfiorato di Miss Black, una sorta di cuginetta narrativa di Progettata per il piacere, con cui condivide l’universo e di cui, assicura la scrittrice, non serve sapere nulla per leggere e godere di questa nuova storia.

TRAMA 87601

Siamo su Teti, un pianeta abitato dai nobili, come la dolce Galia, e dagli Eletti, post-umani a capo dell’Alleanza, mentre tutt’intorno ruotano satelliti da smantellare per le materie prime, affidati a compagnie che impiegano la forza metallica di pseudo-umani come Vash Cole. Per una nuova legge dell’Allenza, questi ultimi vengono tolti dai lavori forzati per vivere una vita dignitosa da umani (sospetto che c’entrino le vicende di Progettata per il piacere, che mi recupero ADESSO), ma se sono stati creati per spaccarsi di sforzi grazie a una forza implementata, a organi particolari e a una mente non proprio brillante, possono adeguarsi alla legge? Eh. Vash Cole, due metri di pseudo uomo con parti in metallo pensante (non le parti che pensate voi, barabine) viene riciclato come guardia del corpo di Galia, che gli insegna a…

FINE TRAMA 87601

Parto dallo stile di scrittura di Miss Black, vi spiace? Sospetto che metta le parole su una bilancia speciale, tanto sono perfettamente calibrate. Non ci sono informazioni in eccesso, nessun satellite che ruota attorno al pianeta della storia principale: la lettura galoppa seguendo un ritmo sostenuto che ci porta nella vita dei due protagonisti, lasciando che il resto esca dal nostro campo visivo e mentale. Uno shottino. Bevi e espiri a bocca aperta. Ne ordini subito un altro, poco ma sicuro, sentendoti piacevolmente brilla.

Galia e Vash sono fatti della pasta emotiva, se non di quella fisica, una educata dalla nascita a reprimere ogni emozione, sposata per convenienza a un altro nobile che le preferisce il segretario, l’altro progettato per essere forza lavoro sacrificabile, come una macchina a forma di uomo. Chi dei due sia messo peggio dell’altr*, non si capisce benissimo. Testa bassa, apparenza o obbedienza, e via andare. Pensate che la storia fantascientifica, sulla cui testa piove la maestria erotica di Miss Black, si riassuma nell’incontro della coppia e nel loro rendersi vicendevolmente umani (nell’accezione universalmente riconosciuta di creatura capace di intessere relazioni e provare sentimenti)? No, anche se, credetemi, basterebbe questo a rendere speciale la lettura.

No, ancora no, una gamba ben tesa fa cadere la storia a terra, sul pavimento freddo di palazzo di una casta senz’anima e senza cuore. Sono belle zavorre, l’anima e il cuore, per l’ascesa al potere. La caduta ci trascina tutte dentro qualcosa di maledettamente familiare… ah, il mondo reale! Le dinamiche del mondo di fantasia diventano la copia carbone di quelle che infestano il nostro, che teme il diverso, lo castra, lo sfrutta, lo colpevolizza. In questo mondo sono scientificamente dotati, per cui arrivano addirittura a crearselo, il diverso da buttare nell’apposito bidoncino, quando si deteriora o non serve a niente. Non rattristatevi, Miss Black sa che le emozioni sono difficili da estirpare, per cui, in barba ai doveri della casta… bevetevela, questa novella. Sa di amore, appagamento e riallineamento planetario.  E anche speranza in un futuro migliore, dovunque esso sia.

Gli dei avevano un modo tutto loro di prenderti in giro. Ti mettono davanti al naso la cosa più bella del mondo e poi, quando inizi quasi a pensare di poter avere un’esistenza diversa, con l’oggetto della tua venerazione più o meno vicino, ti ridono in faccia e ti ammazzano.

Giulia

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