April 25, 2019

Tempo di lettura: 3 min.

E alla fine Thanos schiocca le dita. Pausa ad effetto. Schiocca le dita e polverizza soprattutto quella regola cinematografica aurea che recita “non uccidere i buoni mai e poi mai ma solo i cattivi che essendo cattivi fanno del male e quindi gli sta tecnicamente un po’ bene che muoiono”, non solo il 50% della popolazione terrestre, buoni compresi. Muore un bordello di gente, e tu, nel buio della sala cinematografica, devi spiegare a tua figlia 6enne coma mai avviene questa carneficina, e glielo devi spiegare bene, altrimenti quella va avanti a piangere fino a che esce la seconda parte (un anno dopo). Guardi Marito, ma vedi che piange anche lui. Maccheccazzo fa? Allora chiudi gli occhi e riordini pensieri e parole per pronunciare l’unica frase di senso compiuto: “amore, tranquilla. Nella seconda parte resuscitano tutti! Vieni che mamma ti compra altri pop corn”.

Capite che strazio? Non solo ho aspettato un anno intero, non solo mi decompongo lentamente dalla voglia di sapere cosa fanno i supereroi vivi, non solo mi tocca di sentir vaneggiare di viaggi quantici, devo anche mantenere la parola data a una 6enne in lacrime, capite?! CAPITE?? Va bene, la smetto. La mia bimba nemmeno si ricorda che dobbiamo vedere il finale, sono io che saltello per casa devastata da un’incontrollabile ansia da “to be continued” urlando a Marito “hai prenotato?? Sicuro?” e anche “Sicuro che hai prenotato??”, preda di incubi terribili in cui sono al cinema a vedere End Game ma cause sovrannaturali mi trascinano fuori dalla sala e io non riesco a vedere come va a finire. A che numeri corrisponde l’atroce sensazione di essere strappata dal cinema senza sapere come si conclude una saga decennale? Magari mi butto sul gioco del lotto e inganno l’attesa di questi ultimi giorni. Tra l’altro, volevo dire che chi ha detto che l’attesa del piacere è essa stessa il piacere, non ha capito un cazzo visto Infinity War. Ecco! Ecco! Mentre scrivevo mi sono riguardata un’altra volta il trailer di End Game e mi sono aggrovigliata i neuroni nel tentativo di capire come mai Capitan America cappotta su che terreno dove sono qualcuno me lo dica Iron Man non ha la maschera rimettilaaaa arriva Thanos qualcuno cammina con loro e ha il mantello e dovrebbe essere il Doc Strange e non poteva finire se non con la somministrazione di cioccolato avanzato dal weekend pasquale.

Di cosa dovrei scrivere, a questo punto? Di come il nervosismo aumenti la fame?! Del numero (inferiore alla media) di neuroni sopravvissuti al trailer? Dare la mia personale teoria di come gli Avengers dovrebbero salvare nuovamente il mondo? Naaah… credo che dovrei provare a consegnarvi un concetto profondo e fingere di possedere il superpotere della “parola da blog”, che sarebbe quel superpotere che vi fa stare meglio quando leggete il blog. Ma esistono davvero superpoteri e supereroi? Molti credono di no. Ma il fatto che qualcuno voli o spari ragnatele dai polsi o costruisca armature con fantananotecnologie o porti appeso al collo una pietra dell’inifinito solamente nelle pagine dei fumetti o sullo schermo di un cinema, non rende meno reale le emozioni che regala. Noi abbiamo pianto quando Thanos ha schioccato le dita (va bene, ho pianto anche io, occhei?!). Io e Marysun ci siamo rimbalzate 1 milione di teorie attraverso deliranti vocali di WhatsApp, soffrendo per l’attesa, smagnetizzando il blu-ray di Infinity War, bullizzando Silvia a causa della sua malsana abitudine di vedere film d’autore, spiegando con cura certosina a mia figlia quasi 2enne che quello verde sta coi buoni e il viola coi cattivi, esplorando insomma la completa gamma dei sentimenti umani. Non male per qualcosa di inesistente, eh? Non so dirvi esattamente quale sia la morale che questi film vogliono consegnarci, o meglio, lascio che la morale ve la illustri la Mary con il suo articolo (scusa Mary, tvb) in modo che io possa dedicarmi ad un semplice ed esplicativo diagramma a vomito delle emozioni di cui vi parlavo:

Infinity War –> phatos –> rapporto familiare in netta crescita –> aumento vendita di pop corn –> suspance tremebonda –> vocali WhatsApp –> crescita amicale e intellettuale –> sospetto nei confronti di chi guarda film autorali –> passaggio di informazioni tra madre e figlia minore –> studio di assiologia cromatica –> beatitudine nerd.

Doverosamente, grazie Stan.

Giulia

Cosa ne pensano le altre Grrr Girls?

Leggi l’articolo di Marysun UNO SPOILER MI UCCIDERA’, MA NON QUELLO SU END GAME

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