May 22, 2023

Categoria: Recensioni

Tempo di lettura: 1 min. e mezzo

Only Murders in The Building è una serie tv ingiustamente sottovalutata e ho deciso di parlarvene per mettere un freno a questa profonda ingiustizia sociale. Già perché Omitb è quella perla rara che riuscirà a strapparvi il sorrisi anche nel più grigio dei giorni. Nel mio caso, è riuscita a farmi ridere nelle settimane successive alla morte di mia mamma. Da sempre dipendente da serie tv praticamente a qualunque stadio della vita fin dagli anni Ottanta, quando sulle reti commerciali arrivava quel che arrivava, mi trovavo nell’impasse di non riuscire a proseguire quello che stavo vedendo (se si trattava di un dramma no grazie, ne stavo già vivendo uno nella realtà) e se si trattava di un thriller, non me lo ricordo più, non trovavo più soddisfazione nel vedere l’investigatore di turno tentare di risolvere un caso o almeno provarci. Cosa fare allora? Ormai da anni non seguivo più serie comiche che non riuscivano a farmi ridere (sì mi direte che non vedevo quella giuste, ma con qualcuno ho provato eh, niente). 

 

A ogni modo…a un certo punto mi sono ricordata che era uscita da poco quella serie con Steve Martin (scusate ma Roxanne, Pazzi a Beverly Hills, non vi dicono niente?) e Martin Short (Salto nel buio? Toc toc…) e oh, cavolo, c’era anche Selena Gomez, ma sarà all’altezza? Vabbè ho stimato che eventualmente gli altri due avrebbero potuto compensare. Only Murders in the Building era l’ideale, si parlava di un giallo, un’uccisione e poi doveva essere leggera, brillante, gli episodi grazie a Dio duravano poco … e i due attori erano una garanzia. Non potevo però immaginare che fosse così straordinariamente bella. 

 

Praticamente ci sono questi tre diversissimi inquilini di un palazzo di lusso di Manhattan, Charles, un ex attore che interpretava il detective Brazzos (Martin), il regista fallito Oliver (Short) e la curiosona Mabel (Gomez). Tutti questi tre improbabili investigatori si trovano a collaborare per risolvere un misterioso delitto e già che ci sono creano anche un podcast. Equivoci, storie d’amore d’antan, un insospettabile killer, complotti, rivelazioni tradimenti, battute brillanti, personaggi assurdi e stralunati, situazioni da far cappottare dal ridere: Omitb anche nella seconda stagione ha mantenuto fede alle sue premesse e ha garantito un intrattenimento ad hoc. 

 

PER CHI HA VISTO LA PRIMA STAGIONE: dopo la rocambolesca chiusa, i nostri han poco da godersi il trionfo perché vengono arrestati per sospetto omicidio di una vicina. Rilasciati per mancanza di prove, decidono di indagare per discolparsi pubblicamente trovando non pochi ostacoli. E non solo la reticenza dei vicini, ma anche Cinda (Tina Fey di 30 Rock, ecco) , la più celebre podcaster e che ha deciso di fare un podcast su di loro come possibili assassini della vicina Bunny. Riusciranno i nostri a risolvere il caso, discolparsi e smascherare i cattivi di turno? Se vi è piaciuta la prima garantito che vi piacerà anche la 2.

Voto 9 

P.S. (non si sa ancora quando, ma è in arrivo anche la 3 con Meryl Streep, che si sarà divertita tantissimo a girarla, e Ant Man. Dita incrociate)

Marysun

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