August 6, 2020

Tempo di lettura: 3 min.

E Morpheus, guardando attentamente Neo da dietro le sue lenti bizzarre, e stando ben attento a non spoilerare nulla di Matrix, con la scusa “nessuno di noi è in grado purtroppo di descrivere Matrix agli altri, dovrai scoprire con i tuoi occhi che cos’è” se lo gira e se lo rigira come un babbeo. Beh, dico io, ma provaci, no?? Se dici così sembri solo un pusher, fammi capire, che la tua favella ti impedisce di dire qualcosa di più sensato di “Matrix è ovunque e tu sei uno schiavo”?! Bella descrizione di merda! Potresti piuttosto provare a dire: “Beh… succede che un tal anno le macchine che abbiamo creato noi ci hanno schiavizzato e ora noi veniamo tenuti in sacche bavose e facciamo da batteria alle macchine, si, che ironica inversione di ruolo, eh? Però poi hanno ricostruito il mondo come lo conoscevamo noi per farci vivere una splendida finzione. Ti interessa vederti nella sacca bavosa e uscirne?”, è tanto difficile?? Evidentemente si, perché, imperterrito come una pressa idraulica, continua: “è la tua ultima occasione, se rinunci non ne avrai altre”. Ahaaa beh, qui qualcuno conosce l’uso e l’abuso della psicologia inversa. CLAP CLAP. Insomma, a causa di Morpheus, io e Cindy abbiamo il delicato compito di immedesimarci in Keanu Reeves e fare l’ardua scelta:

PILLOLA AZZURRA Fine della storia, domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai,

PILLOLA ROSSA Resti nel paese delle meraviglie e vedrai quant’è profonda la tana del Bianconiglio.

Ora, ma uno sano di mente, che ti deve dire, mio caro Morpheus? Uno che, da buon umano che si rispetti, tende SEMPRE a fare la scelta controproducente (e qui i film horror sono come sussidiari della scelta peggiore), e, cresciuto a pane e fiabe, pensa erroneamente di poter conoscere lo Stregatto e decide di ruzzolare giù per la tana del Bianconiglio. Cindy prende la pillola rossa. Io prendo quella azzurra, per tre motivi principali:

  • L’idea di fare il Keanu Reeves della situazione mi piace molto, perché io lo amo. Se fossi in lui, come adesso sono, mi limonerei dalla mattina alla sera, ma essendo io lui solo a livello letterario, non mi autolimono e scrivo. Bah, che noia.
  • L’azzurro è il mio colore preferito, quindi, a prescindere, vado con l’azzurro (occhio che la pillola blu è un’altra cosa).
  • Sono fortemente convinta che le cose vere non sono quelle che ci circondano, ma i sentimenti che ne derivano. Quando sono andata al cinema a vedere End Game, ho pianto come una fontana nell’assistere SPOILER ALERT alla carneficina di alcuni supereroi, compreso il mio preferito. HO PIANTO PER TRE GIORNI. Lo giuro. Marito ha minacciato di farmi una TAC al cervello. Ero perfettamente consapevole del fatto che non fosse morto nessuno, ma io non riuscivo a smettere di piangere. Sono cresciuta con l’universo Marvel nel lettore blu-ray (pure con quello DC, che fa piangere per altri motivi) e sapere di essere arrivata allo scontro finale mi ha fatto sentire come quando perdi i compagni di liceo con cui hai condiviso le gioie e i dolori dell’adolescenza. Ci teniamo in contatto, eh? Ma comunque non ci sono altri banchi da condividere (per la fine della mia avventura scolastica non piango più, ci tengo a dirvi che sono una donna equilibrata).

Comunque. Mettiamo il caso che sono incastrata dentro Matrix, e sono praticamente in una sacca bavosa a titillare lo stomaco delle macchine. Tecnicamente non lo so, è la Cindy che si è impasticcata di rosso, io mi sono risvegliata nella mia camera e ho creduto a quello che volevo io, e cioè che ho fatto indigestione di sofficini Findus e ho sognato un tale vestito di pelle e con degli occhiali assurdi che voleva vendermi delle smart drugs, e io ho preso quella del mio colore preferito, pensando che comunque niente è meglio dell’Orudis, che è la pillola beige. La sera dopo Marito mi invita a cena e mi porta a mangiare sushi, che io adoro. Cindy spunta da dietro il menu, facendomi anche prendere un colpo, e dicendomi che quello non è sushi, ma una fila di numeri verdi che scende dal soffitto come pioggia e che dice ai miei recettori neuronali che sto provando piacere sensoriale. Beh, ma dove sta il problema? Cindy, ma vuoi unirti e farti due nigiri al salmone, che ti vedo agitata? No, dice lei, mi cercano gli agenti di Matrix per uccidermi. Pure! Cioè, sei uscita da Matrix, vivi di merda e pure ti inseguono? Cindy! Allora tu vuoi farmi preoccupare.

Sono convinta che ci voglia coraggio per arrivare fino in fondo alla tana del Bianconiglio, e vedere in faccia il “reale”. Ma quello che è reale per me non lo è per te, e quello che per me è rosso per un daltonico non lo è, e quello che per me è geniale per Marito non lo è, e sfioriamo l’assurdo se pensiamo che il rosso (a proposito, il daltonico che pillola sceglie??) e l’azzurro delle pillole sono visti di toni di colore diverso da Keanu, da me, da Cindy e persino da Morpheus, perché dipende da come i nostri occhi leggono il rifrangersi della luce sulla superficie. Noi siamo composti di sensazioni e emozioni che non si vedono né si toccano, e che sono, contrariamente a ogni logica tattile, il motivo per cui ci alziamo la mattina e decidiamo di vivere. Siamo in prigione solo quando “ce la raccontiamo”, quando siamo tiranneggiate da noi stesse, quando ci adagiamo, quando molliamo prima ancora di aver provato. Detto questo, sono anche del parere che forse starei meglio nei panni di Morpheus invece che in quelli di Keanu/Neo, per provare a spacciare la pillola rosa, quella che ti fa vedere il mondo esattamente come vorresti che fosse.

Giulia

Cosa ne pensano le altre Grrr Girls?

Leggi l’articolo di Cindy TRA LE PILLOLE DI MATRIX E IL FUOCO DI SOCRATE

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