November 9, 2020

Categoria: Recensioni

Tempo di lettura: 2 min.

Prima o poi doveva arrivare una trasposizione televisiva degna della trilogia fantasy di Philip Pullman: Queste oscure materie. E’ stato con un giubilo di entusiasmo che l’anno scorso i fan hanno accolto la prima stagione di questa bellissima serie tv che, lo diciamo subito, tutti si possono godere. La prima stagione, andata in onda su BBC, HBO e Sky Atlantic, come la seconda appena sbarcata in Uk, aveva seguito le avventure riguardanti Lyra Belacqua (Dafne Keen, già vista in Wolverine), una ragazzina orfana che vive a Oxford, ma che a seguito di una serie di vicessitudini, che non vi racconteremo nei particolari, qualora voleste recuperarla, si ritrova a vivere avvincenti avventure in compagnia di un orso guerriero, streghe e insidiosi nemici.

Il mondo da cui si è mossa Lyra non è come il nostro, lei infatti è sempre accompagnata dal suo daymon, Pan, un animaletto che fa parte di lei, sente tutto quello che sente lei e dà voce ai suoi pensieri. Nel mondo di Lyra ci si muove con palloni aerostatici, il governo è in mano al magisteryum, in sintesi religiosi bacchettoni ultrafanatici che negano l’evidenza e vogliono tenere le persone nell’ignoranza (vi ricorda qualcosa?!). Dalla sua, Lyra ha il fatto di non avere pregiudizi, di sapersela cavare da sola e di sapersi fare molti amici come l’aeronauta Lee Scoresby o, nella seconda stagione, Will (Amir Wilson), un orfano di padre a sua volta in fuga. Gli eventi della seconda stagione infatti riguardano il secondo libro: la lama sottile dove Lyra, finalmente, incontra Will, un ragazzo che proviene invece dalla nostra realtà. Mentre lei vuole scoprire tutto questa benedetta polvere (non la nostra che si passa con lo swiffer duster), mentre desidera conoscere i dettagli della spedizione in cui è scomparso suo padre.

Questa, magari l’avrete già intuito, è una grande produzione con un mega cast: Ruth Wilson per Marisa Coulter, la diabolica mamma di Lyra, James McAvoy nei panni di Lord Asriel, a cui si accompagna una cura certosina delle magnifiche ambientazioni, insomma, una gioia per gli occhi anche per chi, come la sottoscritta, si è già goduta il viaggio coi libri. E naturalmente con una nuova serie di episodi verranno introdotti nuovi personaggi, per esempio sapremo qualcosa in più sul padre esploratore di Will, interpretato da Andrew Scott (Moriarty in Sherlock).

Con la seconda stagione mi aspetto una svolta, perché, anche senza volervi svelare nulla, posso assicurarvi che i volumi acquisivano maggior spessore (non di kg.) dal punto di vista della trama, dei personaggi e temi affrontati, tanto che alla fine della trilogia cartacea ricordo di essermi chiesta se un ragazzino di 12 o 13 anni sarebbe stato in grado di assimilare, cogliere, rielaborare tutti gli spunti, le riflessioni, i quesiti non da poco che sollevava. A ogni modo, dopo aver visto il primo episodio vedo che la qualità è ancora al top e quindi, complice la mia smemoratezza che mi permette a volte di godermi serie tv e film quasi come se fossero nuovi, nonostante abbia già letto il libro di origine, mi trovate sul divano o in poltrona come voi ad attendere il prossimo episodio di Queste oscure materie.

Giulia

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