April 19, 2023

Categoria: Recensioni

Tempo di lettura: 4 min.

Era il lontano 1993 e io già mi ritenevo un videogiocatore incallito quando, sfogliando una rivista di videogiochi dell’epoca, lessi che sarebbe uscito al cinema un film di Super Mario Bros. Quindi sì, ci avevano già provato e fallendo completamente, ve lo assicuro, nonostante la presenza del compianto Bob Hoskins nei panni dell’idraulico coi baffi, attore che non sapeva nemmeno perché si trovava sul set, in una produzione che aveva affrontato non pochi problemi, in un periodo storico in cui era molto difficile gestire il passaggio “pixel – pellicola”, ma non sono qui per parlarvi di questo.

Dopo quel fallimentare tentativo di proporre agli appassionati un film dedicato al mondo dei videogames, ne sono susseguiti molti altri, tra cui è doveroso citare Il piccolo grande mago dei videogames del 1989, un mastodontico spot Nintendo di 1 ora e 40 minuti, Mortal Kombat del 1995, con un Christofer Lambert nei discutibili panni di Raiden, un temibile dio del tuono che, tra l’altro, era il mio personaggio preferito. Come non citare poi i Tomb Raider con Angelina Jolie e la saga di Resident Evil, che aveva ben poco in comune con i videogiochi di casa Capcom, se non il simbolo della Umbrella Corporation. E la lista comprende moltissime altre pellicole che raggiungono l’epoca di internet proponendo film in CGI come Angry Birds, Sonic, che tutto sommato era divertente, per poi arrivare a lui, Super Mario. Ma questa volta a stringersi la mano sono Nintendo e Illumination Entertainment… esatto, proprio le personcine che hanno creato la saga di Cattivissimo Me, Pets, e I Minions, perciò ero sicuro che sarebbe uscito qualcosa di buono. E, sapete una cosa? Avevo ragione, infatti il film è bello, divertente, scorrevole e, soprattutto, ha una lunghezza onesta: 92 minuti in cui non ci sia annoia mai.

A questo punto chi mi conosce potrebbe affermare che sono “di parte” perché grande appassionato di videogames, ma ci tengo a sottolineare che questa pellicola non richiede la passione per il mondo videoludico, perché esce in un periodo storico di grandi conferme per Nintendo che da anni si appoggia un consolidato affetto da parte di tutto il mondo. In parole povere: Super Mario Bros non alcun aveva bisogno di un film per vendere più giochi, perché è un franchise che conoscono tutti e che ha già tantissimo successo, semplicemente è una celebrazione dell’idraulico che chiede a persone di tutte le età di divertirsi al cinema godendosi la sua storia, tanto semplice quanto bella. La trama del film, appunto, è quasi basica: Bowser, re dei Koopa, una sorta di tartarughine malefiche e guerrafondaie, vuole ottenere il potere assoluto grazie a una Stella magica e per fare questo attacca tutti i regni, compreso il Mushrooms Kingdom, su cui regna la Principessa Peach. Quindi i fratelli Mario e Luigi, due idraulici, nel tentativo di riparare una tubatura della città in cui vivono, vengono risucchiati nel regno dei funghi e separati durante il viaggio. A questo punto Mario dovrà portare avanti una doppia missione: salvare il Regno dei funghi e raggiungere il fratello disperso, catturato dall’esercito di Bowser.

Ci si trova quindi di fronte ad una fiaba sobria, ma la chiave del successo di questo film è proprio questa: il resto viene da sé perché poggiato sulle solide basi emotive di ognuno di noi. Diciamocelo, chi non ha mai giocato un gioco di Super Mario? Infatti il film è una magic box di soprese, easter eggs e riferimenti al mondo Nintendo (senza fare spoiler), dal cabinato di Jump Man che viene mostrato nei primi minuti, alle musiche, TUTTI prestigiosi riarrangiamenti della colonna sonora dei giochi dedicati all’idraulico coi baffi e la salopette. Io ho apprezzato in particolare lo sforzo fatto dagli sceneggiatori nel creare anche un vero e proprio background di Mario, una famiglia italiana che rispecchia perfettamente lo stereotipo che conosciamo tutti, compreso il dialetto italo americano e l’ossessione per il posto fisso! Se poi ci soffermiamo ad analizzare la qualità, posso solo affermare che è stato curato anche il più piccolo dettaglio realizzando un’opera coloratissima ma credibile, un enorme giocattolo visivo che mi ha fatto desiderare di correre a casa e accendere il mio vecchio Nes.

La domanda da porsi a questo punto è: vi verrà voglia di comprare la Nintendo Switch e di giocare a Super Mario Kart? Sì, ma in questo caso non è un problema perché Super Mario Bros – Il Film è COMUNQUE un bel lungometraggio adatto a tutte le età che vi divertirà dal primo minuto all’ultimo e, alla fine, avrete la sensazione di essere stati partecipi di una grande festa a cui siete stati invitati anche se non avete mai preso in mano un Joypad. In conclusione, che voi abbiate o meno figli e/o nipoti, che siate appassionati o meno di videogames, che siate o meno possessori di una console Nintendo, accettate l’invito a questo coloratissimo party visivo organizzato per celebrare l’idraulico italiano più famoso del mondo e correte al cinema, non ve ne pentirete!

Due note importanti prima di chiudere questa mia recensione: il prezzo del biglietto vale anche solo per la canzone di Bowser, cantata nella versione originale da Jack Black (vi linko qui il video su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=aW7bzd8uwyQ&ab_channel=LyricalLemonade), doppiatore dell’antagonista nella versione americana e…. non alzatevi dalla poltrona prima della fine di tutti i titoli di coda.

Let’s Go!

Il voto dello spettatore Mister Bufo (Alfonso): 9 su 10

Alfonso Mr. Bufo

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