April 3, 2023

Categoria: Recensioni

Tempo di lettura: 2 min.

Care amiche Grrr, siete ancora in tempo a recuperare la terza stagione di The Mandalorian, partita col botto circa un mesetto fa e purtroppo già agli sgoccioli, essendo composta da soli otto episodi. Allora, ricapitolando, avevamo lasciato i nostri separati perché Grogu (finalmente Baby Yoda aveva avuto un nome) era partito con Luke Skywalker ringiovanito per esigenze di trama per diventare un jedi. Sappiamo che alla fine i due si sono ricongiunti perché alla fine a Grogu di diventare un jedi non fregava molto e desiderava solo ritrovare il suo papà mandaloriano. Dunque, in questa terza stagione disponibile sempre su Disney +, ritroviamo il trovatello e Mando di nuovo riuniti insieme, perché team vincente non si cambia mai.

Mando però ha un piccolo problema: si è tolto l’elmo e questo per un mandaloriano che si rispetti è VERBOTEN, nein, non si fa!!! Così il nostro cacciatore di taglie preferito chiede consiglio all’Armaiola che gli dice che per fare ammenda deve immergersi nelle acque del loro pianeta d’origine: Mandalor. E qui c’è solo un piccolo problemino, cioè il fatto che Mandalor ha subito la purga e ora è tutto disastrato. Non ci si può vivere insomma. Senza contare che nelle sue profondità vigila un  mostro simil preistorico (dico io per darvi l’idea) chiamato Mithosauro. Riuscirà Mando a riguadagnarsi la stima del suo clan? Va bene, vi ho già detto troppo. Aggiungo solo che in questo ciclo di avventure il trovatello e il cacciatore di taglie riceveranno il prezioso aiuto di Bo Katan Kryze, una che insomma non dovete farla arrabbiare o vi spiezza in due in un sol colpo.

Con questa stagione facciamo un passo in avanti nella conoscenza circa la cultura Mandaloriana, sappiamo che questi poveri cacciatori di taglie dispersi nella galassia hanno una patria, ma che praticamente hanno rinunciato a riappropriarsene causa condizioni atmosferiche avverse. In una delle puntate poi vediamo come vivono, come addestrano i loro trovatelli, ecc… Mando, che è sempre stato un solitario, si confronta addirittura con un intero clan. Di carne al fuoco ce n’è parecchia, così come sono numerosi i richiami all’universo Star Wars (per esempio Coruscant e tante altre piccole primizie che solo i più scafati e nerd coglieranno). Sapremo finalmente anche qualcosa in più sul passato di Grogu, sempre per la serie: ricongiungiamoci con la saga principale che è meglio (ma Luke non doveva essere l’ultimo Jedi? Mah…). Che dire, Grogu è sempre più adorabile e il Mando del nostro cuore sempre più padre orgoglioso. Però non è che sia tutto rose e fiori, chiaro? Perché i pericoli per questa strana coppia non sono mai finiti e poi c’è lo spettro di un nemico che pareva definitivamente sconfitto, invece…

Ma basta spoilerare, concentriamoci coi pregi di questa stagione, sicuramente un maggior approfondimento dei personaggi e delle loro motivazioni. Inoltre la parte dedicata alla cultura mandaloriana è piuttosto accattivante, alla fine si fa il tifo per questi “sfigati” senza patria, temibili guerrieri con un grande codice d’onore che però sono stati perseguitati e costretti a vivere nelle fogne. Un difetto invece può essere quello dell’assenza, a parte la sottotrama di Mandalor e annessi e connessi, almeno fino a questo momento, di un grande villain. A ogni modo mancano ancora tre episodi e tutto può accadere. Dunque ribadisco la mia benedizione per questo spin off di Star Wars che, insieme a Andor, ritengo il prodotto migliore e uno dei pochi che hanno colto lo spirito e le atmosfere della serie madre. Andate in pace che domenica è Pasqua e ricordatevi che “Questa è la Via”.

Marysun

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