February 27, 2023

Categoria: Recensioni

Tempo di lettura: 2 min.

Venerdì è morto Maurizio Costanzo. Questa notizia mi ha toccato parecchio. Per me il Maurizio Costanzo show è stato un must degli anni ‘90, quando, giovane adolescente, rientravo dalle prime uscite serali e trovavo la tv accesa sul Maurizio Costanzo Show, con mia mamma o dormiente o stirante e mi mettevo lì cercando di arrivare alla fine della puntata. Fiumi di parole sono state scritte in questi giorni, ma a me ha colpito una notizia che non sapevo: Costanzo ha firmato anche la sceneggiatura di Una giornata particolare di Ettore Scola, così ieri, dovendo cucinare per una cena tra amici, ho cercato il film e l’ho riguardato, godendo per l’ennesima volta del capolavoro che mi è sembrato di un’attualità sconvolgente.

Per i pochi che non lo ricordano, Una giornata particolare si svolge in un arco temporale di una giornata, appunto. Non è un giorno qualunque: è il 6 maggio del 1938, giorno in cui Hitler è in visita a Roma. La città accorre a salutare l’alleato germanico e le case si svuotano. Si svuota in particolare un caseggiato, dove abita Antonietta, interpretata da una meravigliosa Sophia Loren, madre di sei figli e sposata con un fervido fascista. Tutta la famiglia accorre alla parata, mentre lei rimane a casa. Mentre sta pulendo la gabbia di un uccellino, l’animale le vola via e nel tentativo di recuperarlo, conosce Gabriele, interpretato da Marcello Mastroianni, che stava tentando il suicidio.

Per tutta la giornata i due si cercano, inizialmente Antonietta pensa anche ad un approccio seduttivo, salvo poi scoprire che Gabriele è omosessuale e antifascista, motivi che gli hanno causato il licenziamento dall’EIAR dove era un radiocronista. Due infelicità si incontrano per una giornata che diventa appunto particolare, una parentesi piacevole all’interno di due vite pesantemente tristi. Il finale è drammatico con il ritorno alla normalità: lui che viene preso dalle guardie per essere mandato al confino in Sardegna, lei che ritorna al suo ruolo di madre e moglie sottomessa, che si prepara ad avere un rapporto sessuale con il marito che vuole il settimo figlio per ottenere il premio economico disposto dal fascismo per le famiglie numerose.

Mamma, che bel film! E quanto è attuale, con il tema dell’antifascismo messo in discussione da un ministro dell’istruzione che invece di condannare il pestaggio fascista di un gruppo di ragazzi, minaccia la Dirigente Scolastica che condanna l’avvenimento? E cosa dire della seconda carica dello stato che esprima il dispiacere dell’eventualità di avere un figlio gay? In questi giorni di messa in discussione di valori come l’antifascismo, fondanti della nostra società, è necessario fare memoria attraverso letture, testimonianze, ma anche visione di film, come questo capolavoro, firmato anche Maurizio Costanzo.

Cindy

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