March 18, 2022

Categoria: Recensioni

Tempo di lettura: 2 min.

Non molto tempo fa il mondo del cinema è stato scosso dall’improvvisa, inaspettata e drammatica scomparsa dell’attore francese Gaspard Ulliel e allora la vostra fidata Marysun ha deciso di “ricordarlo” in una delle sue performance al fianco di Andrey-” Amelie – Tautou. Ed eccolo quindi in un film firmato da Jean-Pierre Jeunet e ambientato durante la Prima Guerra Mondiale.

Era il 2005 quando il regista del magico mondo di Amelie lasciò la Parigi tenera e surreale della sua pellicola per inoltrarsi, sempre a modo suo, nei meandri della Grande Guerra. Giuro che non ho scelto di proposito Una lunga domenica di passioni e che forse anche questo piccolo film incentrato su una giovane bretone alla ricerca dell’uomo della sua vita (c’è forse ricerca più nobile? Oh, San Valentino è stato il mese scorso, non scordatevelo!!) nel dopoguerra può farci riflettere un momento in più sulla contemporaneità. Ok, riavvolgiamo la pellicola, Mathilde (Tautou) è un’orfana che vive nella fattoria degli zii e, con i soldi lasciati in eredità dai genitori si lancia (lancia forse proprio no, perché ha una disabilità, ma tranquilli che è una forza della natura) nell’appassionata ricerca del suo fidanzato Manech, che pare sia stato condannato e ucciso per aver cercato di sottrarsi all’ecatombe nelle trincee. Con poche certezze e il desiderio di conoscere la verità, la ragazza si fionda nella capitale alla ricerca di aiuto e lo trova, solo che le testimonianze aumentano i dubbi su cosa sia veramente successo ai malcapitati condannati, tra cui il suo adorato Malech.

Vi confesso che, ai tempi della sua uscita, mi ero persa questa lungometraggio e l’ho recuperato solo di recente. A ogni modo il regista gioca la carta dell’indagine un tantino surreale, quella della storia d’amore, quella della guerra e con tutti questi ingredienti ha costruito un bel film che piacerà agli estimatori del filmaker del Favoloso mondo di Amelie, per la sua storia molto surreale, per i toni da dramma che può sfociare in commedia e viceversa, per il “realismo” della parte in trincea contrapposto poi alla successiva “indagine”. Poi su tutto Una lunga domenica di passioni si distingue anche per i suoi toni acidi, vi ho detto che il regista ha realizzato anche Alien – La clonazione? Un bel passetto dall’alieno rivoltante alla tragedia della Grande Guerra. Se avete la lacrima facile potreste commuovervi, ma che ve lo dico a fare? Altrimenti trascorrerete due piacevoli ore nel passato visto da Jeunet, che potrebbe anche non essere un male.

Marysun

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