March 21, 2019

Categoria: Poteri

Tempo di lettura: 2 min.

Perfetto. Non faccio in tempo a scrollarmi di dosso l’ansia da prestazione per la lista dei buoni propositi del 2019 che mi parte l’ansia da prestazione per il primo post ufficiale del nostro blog nuovo di zecca. Giuro. Io l’inizio dell’anno lo vivo come una benedizione papale, un reset alla occhio malocchio prezzemolo e finocchio che ti permette di cancellare le magagne dell’anno precedente e ripartire con una vita cosmicamente libera da errori. Non so proprio come certa gente possa ficcarci dentro cose come “la dieta”, “l’iscrizione in palestra”, “mi depilo meglio dell’anno scorso” o “compro solo se necessario” quando abbiamo per le mani una tela tutta bianca da impiastricciare.

Io ci metto 2 mesi a fare la lista, e solitamente finisce in psicofarmaci. Basta guardarsi attorno per iniziare a sentire un fastidioso prurito intimo, no? Voglio dire, intimo nel senso metaforico del termine. A sentire le donne che devono essere forti ribelli supereroiche belle glamour grandi geniali coraggiose a me viene un prurito mentale non indifferente. Come faccio a diventare tutte quelle robe lì se non ho ancora capito come salare l’acqua della pasta, santo cielo?? Vado al cinema a rilassarmi con Captain Marvel ed esco con le vene varicose da stress. Incendia navicelle nemiche brillando come un’abat-jour cosmica e difendendo l’universo con la scioltezza con cui io mi allaccio le scarpe (e alcune paia le tengo pure allacciate per velocizzare l’operazione). Ma, all’apice della vena varicosa da prestazione, ecco che giunge l’epifania del divino: devo cogliere il sottotesto. Non devo sparare fuoco dai pori della pelle, forse posso essere ugualmente grande secondo una differente scala di valori. Quindi mi sono ripromessa di diventare una donna con la D maiuscola, no, almeno con la D e la O maiuscole, vivere una vita intensa ricca di emozioni sfumature occasioni apericene che sfugge ad ogni tentativo di interpretazione. Non sono solo “la mamma simpatica che sa fare i pancake”, “la moglie con 50 sfumature”, volendo nemmeno “quella col grrrr power”, ma un insieme di tante cose diverse che non sono e non devono assolutamente essere solo positive.

Ma chi lo dice che per essere donne forti dobbiamo brillare di luce positivamente cosmica?

Io voglio la mia ansia da prestazione, mi rende unica al mondo (e la cliente migliore della farmacia). Voglio anche forza, passione e pazienza, sì, occhei, ma soprattutto quell’inquietudine perenne che mi obbliga a farmi i fatti di tutto e di tutti per capire cosa si nasconde dietro le apparenze. Quindi come dimostrare di essere una donna attuale, spigliata, motivata e intelligente come una faina? APRENDO UN BLOG PER LE DONNE SULLE DONNE. Vi piace l’idea? Voglio essere sincera con voi: avrei voluto attrarre accolite dal centro della piazza del paese e ribaltare lo status quo con frasi ad effetto tipo: “non capisco cosa vuol dire salare q.b. e me ne vanto!!!”, ma vivo in una zona celeberrima per la produzione di vino e penserebbero semplicemente che sono rimasta vittima di una visita alle cantine particolarmente pregna di significato (e di solfiti).

Quindi preparatevi: da oggi e per i prossimi 8 milioni di anni intendo scrivere certosini consigli per diventare DOnne, e intendo dedicarmi soprattutto al lato oscuro della forza alla penombra. Aspettatemi. Torno presto.

Giulia

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